Lunedì, 04 Dicembre 2023 - 16:02 Comunicato 3365

Oggi tavola rotonda al Castello del Buonconsiglio con quattro regioni italiane
Festival della Famiglia: la parola a Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna e Umbria

Il Trentino ha realizzato numerose buone pratiche di politiche familiari e questo “laboratorio” sperimentale è stato esportato e valorizzato in ambito nazionale. Nel 2017 è sorto il Network nazionale dei Comuni amici della famiglia per creare una rete di enti e amministrazioni comunali accomunate dalla volontà di promuovere politiche a sostegno delle famiglie, dei giovani e della natalità. Ad oggi aderiscono al Network 182 comuni italiani e la Provincia autonoma di Trento ha sottoscritto quattro Protocolli di intesa con Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna e Umbria per dare impulso a concrete azioni a favore delle famiglie, con particolare attenzione alle specificità territoriali. La tavola rotonda è iniziata oggi con la domanda della moderatrice - la giornalista RAI Arianna Voto - “Quali ricadute sul vostro territorio dopo la sottoscrizione di questi protocolli, alla luce del modello trentino?”.
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Festival della famiglia, si parte. Stamattina l’evento che ha tagliato il nastro inaugurale del Festival si è tenuto al Castello del Buonconsiglio. La Sala Marangonerie affollata per una presentazione ricca di novità e di annunci di nuove progettualità con al centro sempre il target famiglia. La prima sessione, moderata dalla giornalista RAI Arianna Voto, ha aperto con una tavola rotonda con le prime quattro regioni italiane che hanno sottoscritto un Protocollo di intesa con la Provincia autonoma di Trento per attivare nuove politiche familiari, sul modello trentino.

“La Regione autonoma della Sardegna nel 2017 ha stipulato con l’allora Agenzia per la famiglia della provincia di Trento un protocollo di intesa per promuovere nel territorio sardo politiche per il benessere familiare – ha esordito il direttore generale alle Politiche sociali della Regione Sardegna, Giovanni Deiana. Il percorso ha coinvolto i comuni sardi, che sono stati sensibilizzati ad aderire al Network dei comuni amici della famiglia, per costruire una rete che è diventata luogo di elaborazione di azioni comuni. Oggi in Sardegna hanno conseguito la certificazione 29 comuni. La Regione ha investito molto sulle risorse umane: ha finanziato un Corso executive, tenuto nel 2020 da Tsm-Trentino-School of Management, al termine del quale sono stati abilitati e iscritti nell’elenco tenuto dall’Agenzia per la coesione sociale 18 tra consulenti e valutatori Family Audit, e ha organizzato un “Master in gestione delle politiche per il benessere familiare”. Fra le azioni orientate alla conciliazione vita-lavoro e al benessere familiare intraprese dalla regione, preme segnalare – ha concluso Deiana - il bonus asili nido, che ha consentito l’accesso gratuito ai servizi per la prima infanzia alle famiglie con ISEE fino a 40 mila euro, e il bonus natalità nei comuni sotto i 3 mila abitanti.”

Ha preso la parola l’assessora alle politiche familiari della Regione Piemonte, Chiara Caucino, che ha in sintesi riportato le azioni realizzate: “Determinante, come scelta di metodo, è stato il Protocollo d’intesa fra la regione Piemonte e la Provincia autonoma di Trento per la promozione e la diffusione di buone prassi in materia di politiche per la famiglia. La regione – ha proseguito - ha avviato numerosi processi volti ad accrescere un sistema di servizi e aiuti concreti alle famiglie per realizzare i propri progetti di vita attraverso la rete di 46 Centri per le famiglie. Gli interventi da realizzare, alcuni esempi: attività di sensibilizzazione degli attori locali sulla cultura family friendly, con l’organizzazione di eventi di formazione; l’attivazione e promozione della certificazione Family Audit; l’istituzione dei Comuni Amici della famiglia con attività formative verso l’ottenimento della certificazione.”

Considerato il focus dell’edizione 2023 del Festival, l’assessora alle politiche familiari della Regione Friuli-Venezia Giulia, Alessia Rosolen, ha concentrato il suo intervento sulle misure regionali dedicate ai giovani e all’occupazione femminine (incentivi alle imprese per le assunzioni, contributi per progetti di welfare aziendale, attrazione giovani talenti, società benefit, etc.), facendo riferimento anche ai dati occupazionali/gender gap della regione, per anticipare alcuni contenuti della norma sul welfare territoriale a cui sta lavorando l’amministrazione regionale per dare più potere d’acquisto alle famiglie e incentivare lo sviluppo economico locale. La sostenibilità sociale è il fine ultimo della nostra azione politica – ha proseguito - abbiamo ricadute in tutti i settori con, ad esempio, l’abbattimento delle rette dei nidi, le “quote famiglie” che sono un un contributo per ciascun figlio, la “dote scuola” cioè contributi agli alunni e agli studenti universitari. Numerosi interventi trasversali che sostengono anche l’occupazione femminile.”

L’assessore alle politiche familiari della regione Umbria, Luca Coletto: “mai come adesso ci stiamo accorgendo che la famiglia è un elemento fondante della nostra società a tutti i livelli per strutturare il futuro della nostra nazione. Il Network dei comuni ha seguito questo principio contaminando territori, regioni, comuni, allargandosi a macchia d’olio a livello nazionale. Occorre una rivoluzione culturale per trattenere i ragazzi che cercano lavoro all’estero e le giovani, coppie e dobbiamo dare loro certezze. Il caposaldo della nostra nazione che può darci futuro è la famiglia. In Umbria abbiamo sottoscritto nel 2022 il Protocollo d’intesa con la Pat e deliberato la prima legge sulla famiglia al fine di rendere strutturali i vari interventi messi in campo: abbiamo stanziato 80.000 euro per stringere le sinergie tra i nostri primi tre comuni aderenti al Network, tra cui Perugia; il bonus natalità per 1.600.000 euro; interventi di conciliazione vita-lavoro per 4.250.000 euro; stanziamenti a sostegno delle famiglie numerose. Auspico che il Network dilaghi in tutta Italia perchè c’è bisogno oggi più che mai di futuro e di politiche per le famiglie.”

La partecipazione agli eventi del Festival è gratuita previa l’iscrizione obbligatoria online sul sito www.festivaldellafamiglia.eu.

Riprese a cura dell'Ufficio stampa

 

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(an)


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