Lunedì, 02 Dicembre 2019 - 16:56 Comunicato 3096

Al Teatro Sociale i saluti introduttivi e le relazioni subito al cuore del tema della rassegna
Festival della Famiglia: l’evento inaugurale sulle politiche di incentivazione alla natalità

Si è aperta ufficialmente oggi pomeriggio l’ottava edizione del Festival della Famiglia all’insegna del tema “Denatalità: emergenza demografica, culturale ed economica”. L’evento inaugurale si è tenuto al Teatro Sociale di Trento, curato dal Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento. Al centro dell’evento le testimonianze di politiche familiari realizzate o in fase di progettazione che, favorendo il mantenimento della popolazione sul territorio, possono innescare dinamiche demografiche equilibrate. Presente il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, che nel suo intervento ha sottolineato il valore di ciascuno proiettato in una relazione con gli altri. "Il tema della denatalità è complesso, i fattori sono tanti e le risposte non sono semplici. Oggi in Italia donne e uomini non sono più nella condizione di vedere se stessi proiettati nel futuro e questo preclude ad una dimensione di sogno e di speranza che non può mancare in un Paese" ha detto il ministro. "La scelta della genitorialità deve essere una responsabilità da condividere tutti insieme. Non vogliamo limitarci a politiche assistenziali, ha detto ancora Bonetti, ma pensare a politiche di investimento. C'è bisogno di dare spazio alle potenzialità dei bambini e delle bambine, perché solo un Paese abitato dalle nuove generazioni può declinarsi verso il futuro". Riguardo alle politiche di conciliazione, secondo Bonetti bisogna andare oltre: "Dobbiamo proporre un modo di vita integrale, dove donne e uomini sono entrambi presenti e corresponsabili nella famiglia. È una sfida che riguarda il mondo del lavoro". E ancora: "Il Trentino è un territorio accogliente per le politiche familiari, esperienze come la vostra sono preziosissime" ha concluso il ministro.
In apertura dell'evento, anche i saluti istituzionali del sindaco di Trento Alessandro Andreatta, del rettore dell’Università di Trento Paolo Collini, dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e del presidente del Forum nazionale delle Associazioni familiari Gigi De Palo.

L’inaugurazione, moderata dal direttore dell’Adige Alberto Faustini, ha preso avvio da un video realizzato dagli studenti dell’alta formazione grafica di Trento, che ha voluto interrogarsi e interrogare i presenti sui fattori della denatalità ai giorni nostri. Erik Gadotti, dirigente scolastico dell’Istituto Artigianelli e gli studenti che hanno realizzato il video hanno voluto portare il loro contributo immaginando il futuro attraverso la voce di un bambino che vuole essere ascoltato.

Alessandro Andreatta ha parlato del Festival come di una grande occasione di crescita. "Il tema della famiglia corre i due rischi opposti di essere ignorato od enfatizzato, ma c'è una terza via, è quella di vedere la famiglia come comunità di cura e di affetti, con le sue fatiche e le sue contraddizioni, ma soprattutto come risorsa".

Gigi de Palo ha voluto evidenziare che sulla denatalità si rischia di ripetere sempre le stesse parole senza passare ai fatti: "Non dobbiamo pensare che solo la politica debba risolvere il problema. Banche, imprese, media, associazionismo: bisogna lavorare tutti insieme, è necessario un patto per la natalità capace di trovare le soluzioni. C'è poi bisogno di un nuovo storytelling della famiglia: è una bellezza che va raccontata".

Il rettore Paolo Collini ha portato il contributo dell'Università alla riflessione: "È un contributo di studio e di conoscenza. La famiglia è un fenomeno della società di cui bisogna capire bene il ruolo e il ruolo dei suoi componenti all'interno della famiglia stessa. La nostra società non ha ancora trovato il modo di accompagnare i giovani nella costruzione della famiglia e a proposito di conciliazione va estesa a tutti i membri, così da condividere tutti delle responsabilità".

"Accanto all'inverno demografico c'è quello dell'innovazione vera" ha detto l'arcivescovo Lauro Tisi. "Assistiamo a troppe semplificazioni della realtà, a letture manichee, ma la realtà familiare ci dice che ognuno di noi è figlio e parte di una comunità, fatta da una trama di relazioni, di volti e di incontri".

Fotoservizio e immagini a cura dell'Ufficio Stampa

In allegato: Interviste

(sil.me)


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