Gli interventi ammissibili si concentrano sulle esigenze specifiche dell'allevamento in quota e danno rilievo a cinque aspetti fondamentali: il recupero di superfici pascolive nelle malghe, i progetti a favore di habitat Natura 2000, la realizzazione di recinzioni tradizionali in legno e il recupero conservativo di quelle in pietra, la gestione efficiente delle risorse idriche – come la realizzazione di pozze e sistemi di abbeverata – e la protezione delle mandrie e delle greggi al pascolo dai grandi carnivori.
"Questi criteri ci permettono di indirizzare le risorse verso interventi significativi per il mantenimento dell'allevamento in quota - sottolinea l'assessore Failoni - sostenendo al contempo la tutela della biodiversità e il mantenimento del paesaggio rurale trentino".
Il bando prevede un sostegno del 70% della spesa ammessa. Possono beneficiarne gestori del territorio pubblici o privati, soggetti collettivi o agricoltori singoli o associati.
Le domande potranno essere presentate dal 31 gennaio al 30 giugno 2025. Tutte le informazioni sul bando saranno a breve disponibili anche sul sito istituzionale della Provincia e sul sito del Servizio Foreste.