
Secondo quanto sostenuto dal Presidente AIGAE, il quadro normativo e giurisprudenziale attuale consentirebbe a qualsiasi guida ambientale escursionistica (GAE) di esercitare attività di accompagnamento in ambiente montano anche in Provincia di Trento, così come su tutto il territorio nazionale.
“La Provincia autonoma di Trento - evidenzia l’assessore - ha esercitato legittimamente le proprie competenze in materia di professioni, disciplinando con l’articolo 16-bis della legge provinciale n. 20 del 1993 la figura dell’accompagnatore di media montagna”.
L’assessore ricorda che la figura dell’accompagnatore di media montagna è una figura professionale a tutti gli effetti e che richiede una formazione approfondita di circa 500 ore, il superamento di esami abilitanti e l’iscrizione in un apposito elenco tenuto dal Collegio provinciale delle guide alpine.
“La normativa trentina è perfettamente in linea con la legge statale n. 6 del 1989 e non è mai stata oggetto di impugnazione da parte dello Stato – precisa Failoni – mentre la guida ambientale escursionistica non è una figura regolamentata in Provincia di Trento. L’iscrizione negli elenchi previsti dalla legge n. 4 del 2013 non equivale a un’abilitazione e non consente lo svolgimento dell’attività nel nostro territorio”.
Nel confermare la piena legittimità della figura dell’accompagnatore di media montagna, la Provincia ribadisce quindi l’importanza di evitare sovrapposizioni e ambiguità che possano generare confusione o mettere a rischio l’incolumità degli escursionisti e distinguere tra professioni riconosciute dalla legge e attività prive di una regolamentazione abilitante, per tutelare sia i professionisti sia gli utenti finali.
“La nostra attenzione è rivolta alla qualità dell’esperienza in montagna, alla sicurezza delle persone e alla valorizzazione dell’immagine del Trentino – conclude Failoni – continueremo a investire su professionalità serie e preparate, che rappresentano un valore aggiunto per il nostro turismo”.