Venerdì, 14 Novembre 2014 - 02:00 Comunicato 2920

Al Muse un' occasione per costruire insieme promossa da Provincia autonoma e tsm/Trentino school of management
FORUM TURNAT: UNA STRATEGIA PER LO SVILUPPO DEL TURISMO SOSTENIBILE NELLE AREE PROTETTE

Si è svolto nel pomeriggio al MUSE il Forum TurNat (Turismo-Natura): una strategia per lo sviluppo sostenibile del turismo nelle Aree Protette del Trentino. Un' occasione per condividere con gli stakeholder territoriali le opportunità legate al turismo sostenibile e presentare i principali assi della strategia che il sistema delle aree protette si è dato. Tre i principi della strategia: sostenibilità, lentezza e autenticità. Il Forum è uno spazio di partecipazione per coloro che vedono nella sostenibilità un fattore strategico per la crescita culturale dei territori e - anche - uno strumento di innovazione sociale, ambientale e turistica per l'intero sistema provinciale. A portare il saluto degli assessori Mauro Gilmozzi e Michele Dallapiccola, rispettivamente alle infrastrutture e ambiente e all'agricoltura, foreste, turismo, promozione caccia e pesca, il dirigente generale del dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste Romano Masè. Al forum ha partecipato anche il dirigente del servizio sviluppo sostenibile e aree protette Claudio Ferrari cui spetta il compito di coordinare i diversi ambiti di azione. Hanno portato il loro contributo anche Filippo Lenzerini di Trentino Green Network, Stefano Landi dello Studio Landi e Associati, Vivian Pontarin di Europlan, Paolo Grigolli di Trentino School of Management e Paolo Manfrini di Trentino Marketing. Cinque le parole chiave per i principi della strategia TurNat: temporalità, lentezza, autenticità, naturalità, accessibilità. Tre invece le parole e le loro connessioni su cui rilettere per non perdere il senso di appartenenza e l'identità del nostro territorio: eredità, bellezza e futuro. A mettere in luce il ragionamento che le collega, le opportunità che dette parole offrono e il senso profondo che le connotano in relazione al territorio, il direttore di tsm/Trentino school of management Paolo Grigolli.-

"Un grazie doveroso - ha detto il dirigente Masè - a tutti gli attori che hanno fin qui contribuito alla costruzione del progetto, ai servizi della Provincia autonoma, sostenibile e aree protette, servizio turismo, a tsm/Trentino Marketing, al sistema dei Parchi e al sistema e dalla rete di riserva delle aree protette e anche al MUSE che ci ospita e gioca un ruolo importante sul fronte anche del supporto costante alle strutture di merito. La centralità del territorio in un momento di crisi finanziario, economico e sociale come questo impone una riflessione sulla quale costruire una strategia di sviluppo sostenibile. La dimensione paesaggistica che integra tutte le altre dimensioni anche quella delle comunità è ciò che compone il territorio, la grande risorsa di cui disponiamo. Una risorsa sulla quale rilanciare una sfida anche in ambito di turismo sostenibile da estendere su tutto il territorio e non solo su quel 30 per cento già tutelato. TurNat è tutto questo, una scommessa sul futuro con un diverso approccio di sviluppo socio economico sostenibile. Il futuro lo si costruisce e TurNat è un buon momento di costruzione per questo territorio".
Una sintesi esecutiva della strategia TurNat in forma cartacea è stata distribuita ai tanti partecipanti al forum (operatori dei settori turistici, delle aree protette, dei parchi). "In questo particolare momento storico dove globalizzazione e crisi economica mettono a dura prova la competitività del turismo in Trentino, - scrive l'assessore Mauro Gilmozzi - emerge fortemente la necessità di ripensare le sue dinamiche strutturali e il suo rapporto con ciò che è considerato all'unanimità il grande punto di forza: la qualità dell'ambiente inteso come natura, gestione equilibrata del territorio, salute e qualità della vita. Il Trentino ha riconosciuto questo patrimonio tutelando il 30 per cento della sua superficie con due Parchi Naturali, un Parco Nazionale e le sei Reti di Riserve. Le aree protette offrono punti di vista privilegiati su paesaggi unici, plasmati dall'intreccio fra patrimonio naturale e cultura millenaria. Negli ultimi anni inoltre, le aree protette del Trentino hanno assunto anche un importante ruolo di attore territoriale fornendo servizi come la manutenzione del territorio, la gestione dei centri visita e l'educazione ambientale, oltre a creare esperienze uniche per il turista. Il riconoscimento UNESCO alle Dolomiti rappresenta un'importante opportunità per il turismo ma anche una grande responsabilità affinché la valorizzazione turistica si accompagni alla tutela di questi beni comuni. Tuttavia affinché si possa mantenerne l'attrattività nel lungo periodo è necessario mettere in atto azioni concrete che perseguano un turismo sostenibile nelle forme e negli impatti. Proprio per questo diventa strategico il ruolo delle aree protette come laboratorio di innovazione partecipato dai diversi portatori di interesse, con lo scopo comune di tracciare un percorso coerente e condiviso che guardi al futuro con occhi nuovi. La strategia TurNat, fortemente voluta dalla provincia di Trento, affida alle aree protette la responsabilità di individuare quel "sentiero stretto" tra protezione e valorizzazione territoriale che possa diventare terreno di sperimentazione da traslare sull'intero territorio provinciale. Nell'elaborazione della strategia si è fatta sintesi di documenti programmatici fondamentali per la Provincia autonoma di Trento, come il PUP, di cui declina e attua i concetti di partecipazione, integrazione e sussidiarietà, il documento PASSO, le politiche dell'Unione Europea per il 2020, la Convenzione delle Alpi nonché la strategia di gestione sostenibile delle Dolomiti UNESCO. Si auspica che le diverse componenti del sistema provinciale colgano le opportunità di una proposta così innovativa e vengano quindi generate azioni coerenti in uno spirito di collaborazione, fiducia, responsabilità".
Così l'assessore Dallapiccola. "È indubbio che le risorse ambientali e la bellezza paesaggistica siano il reale vantaggio competitivo del nostro Trentino, così come strategica è la differenziazione della nostra offerta turistica che riesce a trasmettere al turista la sensazione di 'autenticità. Non potevo quindi non guardare con estremo favore al progetto TurNat che propone la valorizzazione del patrimonio esistente ad iniziare dalle aree protette, intese come laboratorio di pratiche innovative nel campo del turismo sostenibile, grazie all'attivazione di forme di sviluppo locale nei territori in maniera partecipata e condivisa. Sono convinto che questa sperimentazione potrà facilitare e rafforzare un'offerta di turismo autentico, accessibile e soprattutto godibile su tutto l'arco dell'anno nel territorio provinciale. Ritengo che proprio sul solco tracciato da TurNat il mio impegno e quello di tutti gli attori del nostro turismo, deve continuare ad essere indirizzato nel favorire lo sviluppo di un'offerta turistica coerente e organica all'insegna della sostenibilità e della qualità e che contemporaneamente, permetta di offrire al turista un'esperienza autentica e sostenibile, tutelando l'ambiente e la vivibilità del nostro Trentino. Così com'è evidente che è strategica la difesa dell'agricoltura montana poiché essa è indispensabile per garantire e migliorare la biodiversità e parallelamente, permette di mantenere alto il livello di occupazione nel settore agricolo. E questo passaggio non può prescindere dal coinvolgimento di quelle imprese agricole le cui produzioni tipiche possono rappresentare un ulteriore traino per la valorizzazione turistica di un territorio e del suo patrimonio. In una logica di sviluppo turistico è necessario inoltre adottare anche politiche che facilitino e promuovano un'accoglienza diffusa di qualità nelle forme dell'agriturismo, dei rifugi, delle baite e dei masi, dell'ospitalità in famiglia, che riescano a trasmettere i valori del territorio per rispondere alla crescente domanda di personalizzazione del turista e alla domanda sempre più forte di naturalità e autenticità. Il percorso intrapreso con il progetto TurNat in definitiva favorirà lo sviluppo del Trentino integrando il sistema delle Aree Protette con le attività economiche del territorio, in primis turismo e agricoltura".
L'obiettivo del convegno è stato quello di porre le basi per collaborazioni continuative e di sistema, dove vengano riconosciuti interessi e mutui benefici, per costruire un percorso di sostenibilità del turismo nelle aree protette del Trentino. Sono stati organizzati tre workshop: uno dedicato a "Costruire prodotto turistico partendo dai principi guida della strategia TurNat", coordinato da Stefano Landi e Alessandro Bazzanella con l'obiettivo di declinare i princìpi guida della strategia in possibili proposte di prodotto turistico si è usato il metodo di lavoro del coinvolgimento diretto dei partecipanti, di chi "regala" qualcosa a TurNat (un'esperienza concreta, un prodotto turistico di successo, una pratica virtuosa, un progetto o semplicemente un'idea con i principi della strategia TurNat racchiusi nelle cinque parole chiave del tema della sostenibilità, ossia: temporalità, lentezza, autenticità, naturalità, accessibilità).
Il secondo workshop è stato dedicato a "Comunicare la sostenibilità ai mercati", coordinato da Vivian Pontarin e Marco Katzemberger aveva come obiettivo individuare strumenti e idee per comunicare il valore della sostenibilità. Nella discussione tra i partecipanti sono stati indagati tre filoni: l'importanza di comunicare la qualità ambientale attraverso certificazioni e marchi; la sostenibilità come possibile orientamento strategico per gli imprenditori, bussola che guida gli investimenti e scelte; la sostenibilità come modo per creare engagement, sorpresa, interesse dell'ospite e come possibile fattore di motivazione d'acquisto della vacanza/struttura. Il terzo workshop "Innovazione sociale, partecipazione e governance per costruire un'offerta turistica nelle aree protette" coordinato da Filippo Lenzerini e Paolo Grigolli ha tracciato un possibile assetto di governance del turismo sostenibile in Trentino. I partecipanti hanno discusso delle sfide poste da TurNat rispetto alla governance del turismo sostenibile che investe (e in parte contribuisce a cambiare) molteplici elementi e attori di un territorio: mobilità, ricettività, amministrazioni pubbliche, associazionismo, produttori locali, marketing. Particolare attenzione è stata posta alle domande: come si può governare la complessità della sostenibilità? A chi conviene il turismo sostenibile? Come può essere implementata la strategia TurNat? (fs) -