Forte Luserna, che sorge sull'altura di Cima Campo a circa 1550 metri, fu realizzato negli anni immediatamente precedenti la Prima guerra mondiale e si componeva di un'opera principale e di due avamposti, collegati fra loro attraverso gallerie lunghe diverse centinaia di metri e camminamenti. L'opera principale, con un volume di oltre 200.000 metri cubi, era una delle più importanti costruite dall'Impero austro-ungarico ed era chiamato dai soldati "Il Padreterno" per i suoi armamenti. Nei primi giorni del conflitto si trovò tuttavia in gravi difficoltà sotto i pesanti bombardamenti dell'esercito italiano, al punto da rischiara la capitolazione.
La fortezza fu quindi acquistata nel 1935 dal Comune di Luserna, per rendere possibile il recupero dell'acciaio all'interno delle strutture di calcestruzzo. Un'attività che portò un certo benessere alla popolazione locale, già fortemente provata dai riflessi della crisi economica che in quegli anni aveva investito tutta l'Europa , ma cancellò un tratto di storia.
Negli ultimi anni, grazie agli interventi del Comune di Luserna e della Provincia autonoma di Trento, si è dato corso a un progetto di valorizzazione e recupero dell'ex fortezza austroungarica. Dal 1990 vi sono stati significativi interventi di rimozione dei detriti dai due avamposti, che ora sono visitabili anche in alcuni locali interni, sono stati ripuliti i profondi fossati del caposaldo, con il consolidamento di alcune strutture portanti e di alcuni solai, ed è stato ripristinato il monumento ai caduti costruito nel 1916. Inoltre sono stati ripuliti tratti di trincee ed è stata riaperta la galleria tra gli avamposti. (at)
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