Venerdì, 06 Novembre 2015 - 02:00 Comunicato 2788

Il prossimo appuntamento è l'8 novembre alle 11 a Rovereto con Giulia Caccamo
"FINIS AUSTRIAE": DOMENICA ALLO ZANDONAI PER LE "LEZIONI DI STORIA"

"Frammentazioni. Finis Austriae", è il titolo della prossima "lezione di storia" che terrà la professoressa Giulia Caccamo al Teatro Zandonai di Rovereto, domenica 8 novembre alle 11. Dopo i primi cinque appuntamenti del Teatro Sociale di Trento, che hanno registrato il tutto esaurito", le "lezioni" si spostano a Rovereto: Caccamo, che insegna Storia moderna e contemporanea all'Università di Trieste, introdotta da Marco Bellabarba spiegherà cosa succede al termine della guerra. Si ricorda che l'appuntamento con Gustavo Corni in programma domenica 15 novembre, a causa delle operazioni per il disinnesco della bomba, è stata spostato a lunedì 16 novembre alle ore 18, sempre al Teatro Zandonai di Rovereto.-

"Il 16 ottobre 1918, l'Imperatore Carlo d'Asburgo promulga il 'Manifesto ai popoli dell'Austria', appellandosi alle diverse componenti nazionali dell'Impero, affinché, sulla base del principio di autodeterminazione dei popoli, scelgano di federarsi in un unico grande stato - ci dice Giulia Caccamo -. L'appello arriva tardi: la guerra è perduta e al paese si preannuncia un inverno forse più difficile dei precedenti, giacché ormai manca ogni cosa, dal cibo al riscaldamento e le grandi rivolte popolari sono dietro l'angolo. In gennaio il presidente americano Wilson ha reso noti i fondamenti della pace futura attraverso i 14 punti, nei quali si garantisce ai popoli dell'Austria la più ampia possibilità di sviluppo autonomo. È evidente, tuttavia, che nessuno, tantomeno il presidente americano, pensa di tenere in vita l'impero, seppure in forma federale e il principio di autodeterminazione diventa un formidabile incentivo alle spinte centrifughe. Il processo di dissoluzione dell'impero multinazionale è lento visto nella sua prospettiva storica, ma velocissimo nella sua realizzazione". Le clausole imposte dai vincitori, lungi dallo stabilire una pace equa e duratura, contribuiranno ad alimentare un'instabilità politica ed economica destinata a travolgere rovinosamente l'Europa nel breve arco di due decenni.
Il prossimo appuntamento con le "lezioni di storia" è in programma lunedì 16 novembre alle 18, anziché domenica 15 novembre, al Teatro Zandonai di Rovereto. Protagonista Gustavo Corni, che insegna Storia contemporanea all'Università di Trento, con una relazione dal titolo: "Confini. Italiani dalla parte del nemico". Corni, introdotto da Quinto Antonelli, parlerà del destino delle centinaia di migliaia di cittadini dell'Impero asburgico che erano e si consideravano italiani per lingua e per cultura. Strattonati da un lato dalla propaganda irredentistica e dall'altro influenzati dalla tradizionale cultura dell'obbedienza alle regole, nell'estate del 1914 hanno risposto in larga parte al richiamo della mobilitazione. Inghiottiti dal vortice delle prime sconfitte dell'esercito austro-ungarico, la loro identità nazionale sarà poi messa a dura prova.
Le "Lezioni di storia. L'Italia in guerra", ideate dagli Editori Laterza, sono promosse dalla Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento, Comune di Rovereto e Centro Servizi Culturali Santa Chiara e realizzate con il sostegno di Casse Rurali Trentine, Cavit, Dolomiti Energia e Mediocredito Trentino Alto Adige.
Info
L'ingresso a tutte le lezioni è libero fino ad esaurimento posti. A partire da un'ora prima dell'appuntamento i biglietti possono essere ritirati presso il Teatro Zandonai.
Il programma completo su: www.laterza.it - www.trentinograndeguerra.it -www.cultura.trentino.it -