
I rappresentanti di Confederazione Italiana Agricoltori, Associazione Contadini Trentini, Confagricoltura del Trentino, Coldiretti, ACLI, Concast, Apot, Consorzio Vini del Trentino, Federazione provinciale allevatori di Trento, Federazione trentina delle Cooperative, sono stati accolti dal Presidente FEM Francesco Spagnolli e dal Direttore Generale Mario del Grosso Destreri, dai dirigenti del Centro Trasferimento Tecnologico e Ricerca e Innovazione, Maurizio Bottura e Damiano Gianelle con i ricercatori e tecnici impegnati sulle tematiche oggetto dell'incontro.
“Questo incontro rientra nelle attività istituzionali - ha spiegato in apertura il Presidente Spagnolli - con l'obiettivo di presentare lo stato delle attività svolte e raccogliere dal mondo agricolo osservazioni e suggerimenti”. L’assessore provinciale Giulia Zanotelli ha evidenziato l’importanza della sinergia tra tutti gli attori del sistema agricolo per dare risposte efficaci alle continue sfide che attendono questo settore.
Con la premessa che il mese di giugno è stato tra i più caldi degli ultimi 25 anni, ancora più del 2023, e un luglio al momento più fresco rispetto alla media, è stato fatto un approfondito punto sui vari comparti. Per quanto riguarda il melo la ticchiolatura risulta dai monitoraggi sotto controllo, così come le fumaggini e la Glomerella, patologie fungine emergenti; per i noti scopazzi del melo, la PAT con FEM e i rappresentanti del comparto frutticolo stanno lavorando al nuovo “Piano scopazzi”; la situazione è all'attenzione dei controlli effettuati in collaborazione con Apot, dai quali risulta in primavera un 1,4 per cento di piante colpite (e subito estirpate); infine, la cimice asiatica, per la quale sono stati previsti 2000 controlli in campo durante l'estate, di cui mille già effettuati e la positiva crescente parassitizzazione dell’insetto resa possibile dal programma di lotta biologica.
Per la vite è stato presentato il progetto flavescenza dorata FD SHIELD finanziato dalla PAT, iniziato a maggio e della durata di tre anni, che prevede quattro linee di ricerca, dallo sviluppo di modelli di prevenzione e rilevamento precoce basati sul monitoraggio a scala territoriale all'applicazione della biotremolgia per il controllo degli insetti vettori della malattia, allo sviluppo e validazione di agenti di biocontrollo e identificazione di nuovi vettori di flavescenza. Per quanto riguarda la situazione in campo, dai monitoraggi primaverili emerge che la flavescenza, soggetta a lotta obbligatoria in quanto organismo nocivo da quarantena, si rilevano segnali di recessione e risulta sotto controllo laddove gestita correttamente.
Spazio alla stagione su ciliegio e piccoli frutti. L’inverno mite ha provocato una diffusione dell’insetto Drosophila suzukii, con catture superiori all'anno scorso. Se da un lato risulta prematuro fare bilanci per l'attività di lotta biologica, dall'altra la situazione viene tenuta sotto attenzione, soprattutto per il ciliegio e negli impianti che non utilizzano le reti antinsetto dove l'infestazione risulta maggiore.
Si è anche parlato di ricerca con le “Tecniche di evoluzione assistita” e del progetto di filiera Astro che punta alla conservazione e allo sviluppo dell'acquacoltura di montagna e al contempo a migliorare la redditività e la sostenibilità della filiera Astro. L’obiettivo è migliorare le conoscenze sul carpione del Garda e sviluppare protocolli standardizzati di allevamento, valutare gli impatti ambientali delle pescicolture con approcci innovativi ( DNA ambientale), analizzare i dati storici degli impianti per ottimizzare le fasi di allevamento e recuperare gli scarti organici nelle fasi di allevamento e di lavorazione della trota.
Si è parlato di cambiamenti climatici e degli effetti sulle malattie infettive emergenti in particolare le zoonosi, con una dettagliata fotografia delle malattie parassitarie a trasmissione vettoriale oggetto delle attività di ricerca FEM, ente che coordina la cabina di regia provinciale per il controllo degli insetti vettori con la messa a punto di mappe di rischio e modelli di prevenzione: dal monitoraggio delle zanzare tigre, coreana e giapponese, alle zoonosi trasmesse dalla zecca dei boschi (Ixodes ricinus) alle nuove malattie emergenti.