
Come ci muoveremo nel prossimo futuro? È una domanda che ogni politico o pianificatore deve porsi nell’elaborare qualsivoglia strategia per il futuro. In generale, quindi, il tema non riguarda in modo specifico l’arco alpino. I membri di EuregioLab hanno pertanto individuato e approfondito – tenendo conto degli sviluppi in atto a livello globale – quattro tematiche destinate ad acquisire rilevanza per le regioni alpine in generale e per l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino in particolare.
A. Opportunità e sfide della Galleria di base del Brennero
Con il completamento della Galleria di base del Brennero (BBT) l’autostrada sarà finalmente sgravata di una rilevante parte del traffico pesante, poiché i binari metteranno a disposizione sufficienti capacità di trasporto, , con la possibilità di una netta riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico lungo l’arteria autostradale e ciò renderà inoltre possibile un sensibile miglioramento della qualità della vita in molte delle aree attraversate. Occorrerà assicurare che tutto il traffico merci e il traffico di transito vengano effettivamente trasferiti sulla nuova linea, sulla quale andrà istituito pure un regolare servizio passeggeri con treni a cadenza di mezz’ora in entrambe le direzioni. Accanto a tale collegamento veloce tra i centri maggiori dell’Euregio la tratta storica potrà così essere destinata interamente a un servizio regionale concepito come una vera e propria metropolitana di superficie, rivalorizzando porzioni di territorio oggi penalizzate e “dimenticate” dai piani di sviluppo.
B. Opportunità e sfide delle nuove tecnologie per la mobilità sostenibile
In che modo le nuove tecnologie possono contribuire ad agevolare la mobilità nelle regioni rurali di montagna e a sgravare nel contempo l’ecosistema alpino dagli effetti de traffico locale e internazionale di merci e passeggeri? Accanto alle classiche offerte, a informazioni su linee e orari, a strumenti di navigazione, oggi gli utenti si attendono anche suggerimenti su possibili combinazioni e alternative. Sulla spinta della crescente urbanizzazione e di determinate tendenze in atto nella nostra società, ispirate alla filosofia dell’”usare anziché possedere”, i servizi di trasporto pubblico come bus, tram e treno, il bike sharing e il car sharing, taxi e servizi di trasporto automobilistico come Uber e affini stanno acquisendo un peso via via maggiore. La sfida è il potenziamento delle infrastrutture di ricarica lungo le principali arterie di traffico e una visione unitaria improntata alla valorizzazione dell’e-mobility su scala euroregionale stimolerebbero i servizi di trasporto locale per pendolari e turisti a passare alla trazione elettrica, con conseguente abbattimento delle polveri sottili e dei livelli di CO2.
C. Creare periferie vive
Dare attrattività alle periferie resta una grande sfida. La tendenza a trasferirsi dalla periferia verso le aree urbane è un fenomeno in atto su scala mondiale. Nei territori di montagna esso presenta risvolti particolarmente problematici in quanto il permanere della popolazione nelle aree periferiche e la connessa azione di cura e salvaguardia del paesaggio in tal modo garantita sono una condizione necessaria per mantenere vivibili le vallate alpine. Da qui la necessità di trovare soluzioni intelligenti che possano assicurare anche a chi abita in periferia standard di vita al passo coi tempi. La qualità della vita nelle periferie può trarre grande vantaggio dall’adozione di soluzioni intelligenti e sostenibili per soddisfare le esigenze di mobilità di residenti e ospiti. Tre strumenti si rivelano importanti a tale scopo: la pianificazione territoriale, il principio della verità dei costi e il ricorso alle nuove tecnologie.
D. Governance – Condividere le decisioni nell’Euregio
Con i suoi 1,8 milioni di abitanti l’Euregio dispone di un potenziale straordinario in termini di know-how alpino, articolata esperienza politica e ricchezza culturale per riuscire a rispondere nel migliore dei modi alle sfide del momento. Per poter sfruttare concretamente le possibili sinergie create da una buona cooperazione transfrontaliera servono nuove forme di governance. La complessità della società attuale richiede di saper individuare le direzioni del cambiamento, di elaborare delle visioni condivise, di costruire delle reti di cooperazione, di attuare delle azioni in modo flessibile sapendo valutare operativamente i risultati conseguiti al di là e oltre il quadro istituzionale del momento. Affinché i meccanismi di governance a livello euroregionale possano essere rafforzati anche al fine di concretizzare i percorsi tratteggiati nelle raccomandazioni qui esposte è indispensabile promuovere il dialogo e la cooperazione tra le singole istituzioni, gli enti territoriali e i diversi soggetti interessati.
In allegato il documento di lavoro
Immagini e foto a cura dell'ufficio stampa