L’esercitazione ha visto la simulazione di un’allerta scattata ieri pomeriggio per un incendio in quota che, con il passare delle ore e a causa del forte vento, hanno richiesto l’intervento dei Corpi dei Vigili del fuoco volontari delle valli di Fiemme e Fassa coordinati dall’ispettore distrettuale Stefano Sandri, dapprima con il supporto del Nucleo droni Sarp del Corpo permanente e, questa mattina, con il supporto fondamentale del Nucleo elicotteri e della flotta nazionale con i canadair. Queste ultime operazioni sono state curate dai Dos (Direttori delle operazioni di spegnimento), figure appartenenti a Corpo forestale trentino e Federazione dei Vigili del fuoco appositamente formate a partire dallo scorso anno che hanno il compito di coordinare l’intervento congiunto delle forze a terra e dei mezzi aerei.
Nell’ambito di questa grande emergenza sono state affiancate tre diverse operazioni di ricerca di persone disperse nei boschi (una delle quali terminata ben oltre la mezzanotte di sabato), con la messa in atto del protocollo relativo alle aree di presenza dei grandi carnivori con il coinvolgimento di Vigili del fuoco volontari e permanenti, Corpo forestale, Soccorso alpino e speleologico, Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Scuola cani da ricerca e catastrofe. Gli Psicologi per i popoli hanno assistito i figuranti che interpretavano i familiari dei dispersi. Sono state inoltre evacuate strutture ricettive, case e ovovia, mentre la Croce rossa ha allestito il campo sfollati e il Nucleo volontari alpini ha preparato i pasti per tutti i presenti.
Un ruolo di primo piano è stato assunto da Excon (Exercise control), con il ruolo di inserire degli imprevisti sulla scena di intervento: una novità assoluta per il Trentino che ha accresciuto le difficoltà che gli operatori di Protezione civile dovevano gestire.
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