«Nel convegno che è organizzato insieme all’assessorato, e per il quale ringraziamo il dottor Luciano Malfer dell’Agenzia provinciale per la Famiglia per il coinvolgimento, ci siamo voluti interrogare sugli scenari futuri dell’edilizia sociale in Trentino che, per sua vocazione, dimostra di avere una forte attrattività per le famiglie. E lo abbiamo fatto partendo da un confronto su scala nazionale per poi rientrare in una dimensione più vicina e percepita. – ha esordito la presidente di Itea Spa, Francesca Gerosa in apertura dei lavori - Da recenti studi promossi da Federcasa, Sda Bocconi, Nomisma e Itea, emerge, su scala nazionale, una tendenziale e progressiva riduzione della disponibilità di patrimonio pubblico destinato all’edilizia sociale. La situazione in Trentino non appare come nel resto d’Italia, ma è chiaro che la crisi derivante dall’attuale situazione sanitaria ed economica, ci desta preoccupazione.
“La casa sappiamo essere il centro fondante per costruire una famiglia e le politiche abitative. Il confronto tra rappresentanti di enti, istituzioni pubbliche ed esperti, come quelle di oggi, è un’occasione importantissima che ci consente di delineare un quadro nazionale e provinciale ancora più dettagliato nel quale mettere a fuoco possibili attività e strategie per un nuovo modello di social housing nella nostra Provincia. - ricorda l’Assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana – Il sistema del welfare abitativo trentino che si avvale della stretta sinergia tra le politiche della casa provinciale, gli enti territoriali e l’ente attuatore, ltea Spa, che ha e avrà un ruolo importantissimo nel potenziare gli strumenti finora utilizzati e che andranno sicuramente ricalibrati sulla base dei nuovi bisogni delle famiglie, e per programmarne di nuovi. E su questo lavoreremo assieme e in sinergia. Sarà necessario intercettare nuove opportunità di investimento, rivedere i criteri di progettazione per modulare la diversificazione degli alloggi sociali in relazione alle caratteristiche socio anagrafiche dei futuri inquilini e dunque al target di riferimento. Ed inoltre agire sul lato della domanda e promuovere anche nuove soluzioni abitative che possono rispondere ad esigenze più specifiche, pensiamo ad esempio ad alcune esperienze che stiamo, in parte, già sperimentando come il coliving”.
Partendo dall’analisi comparativa offerta dalla ricerca condotta da Sda Bocconi-Federcasa sull’andamento delle aziende case nel panorama nazionale e analizzando con attenzione i dati riportati nella proiezione al 2030 del fabbisogno di edilizia residenziale pubblica sul territorio provinciale realizzata da Nomisma in collaborazione con Itea Spa, lo sguardo è stato indirizzato al futuro, ponendo l’accento sulle misure in programmazione e ponendo l’attenzione sui nuovi bisogni delle famiglie in Trentino.
“Per trovare le migliori soluzioni dobbiamo porci le giuste domande e fare sinergie tra enti, istituzioni esperti e studiosi, per trovare le risposte più adeguate. Itea vuole farsi parte attiva, con le proprie esperienze legate alla gestione degli alloggi e dei nuclei che ci abitano, in questo processo. – Ha continuato la presidente di Itea Spa, Gerosa - Obiettivo dell’evento è di esplorare la tendenza e la composizione del fabbisogno abitativo, ma con una lente speciale che metta a fuoco il punto di vista delle famiglie”
Nell’intervento del prof. Alessandro Furnari, Sda Bocconi, dal titolo: “L’edilizia sociale trentina nel panorama nazionale”, si è data evidenza dei dati raccolti dallo studio condotto da Sda Bocconi – Federcasa che ha analizzato l’andamento delle aziende casa italiane, tra cui Itea Spa. L’analisi comparativa che, spaziando da un livello nazionale a quello regionale e provinciale, ha dato conto di ciò che succede nel resto del Paese e ha consentito di riflettere, attraverso un confronto costruttivo, su alcuni temi salienti per l’edilizia sociale, tra cui: il diritto alla casa pubblica, il profilo in evoluzione dell’utenza delle case pubbliche e, infine, la sostenibilità dei modelli di business delle aziende di edilizia pubblica.
La dott.ssa Elena Molignoni, Nomisma, con l’intervento dal titolo: “Famiglie trentine: quale il possibile dimensionamento del fabbisogno abitativo?”, ha voluto fornire un’attenta lettura dei risultati della proiezione al 2030 dell’esigenza di edilizia residenziale pubblica in Trentino, svolta in collaborazione con Itea Spa ai fini di un corretto orientamento nell’allocazione delle risorse finanziarie e della progettazione di azioni che confluiranno nei piani pluriennali per la casa.
L’intervento della dr.ssa Antonella Rovri, Dirigente Servizio Politiche della casa, Provincia autonoma di Trento, con l’intervento dal titolo: “Politiche abitative provinciali: uno sguardo al futuro per una programmazione a breve e a medio-lungo termine” ha voluto approfondire il tema delle politiche e delle misure adottate a sostegno delle famiglie con capacità economiche ridotte che si rivolgono al sistema del welfare provinciale trentino. L’accento è stato posto, in particolare, sugli strumenti già in uso e che si intendono potenziare e sui nuovi che si stanno pianificando in stretta sinergia con Itea Spa, braccio operativo della Provincia per l’attuazione delle politiche di edilizia residenziale pubblica in Trentino, e con gli enti territoriali.
Gli atti del convegno saranno pubblicati sul sito del Festival della Famiglia: www.festivaldellafamiglia.it