L’agevolazione è volta a sostenere i nuclei familiari in locazione sul libero mercato, in possesso dei requisiti e alle condizioni previste dalla norma (tra gli altri, residenza del richiedente in Trentino da almeno tre anni; assenza di titolarità, riconducibile per intero in capo al nucleo familiare e con riferimento al triennio precedente la data di presentazione della domanda, di un diritto esclusivo di proprietà, usufrutto o abitazione su un alloggio adeguato; condizione economico-patrimoniale inferiore a una certa soglia), e si concretizza nelle concessione di un contributo finalizzato all’abbattimento di una parte del canone d’affitto.
Il contributo non può eccedere il 50 per cento dell’importo risultante dal contratto di locazione e non può essere superiore a 300 euro mensili. Non spetta se di importo inferiore a 40 euro mensili.
I nuclei familiari interessati possono presentare apposita domanda presso le Comunità di Valle o il Territorio Val d'Adige in cui è ubicato l’alloggio e dove il nucleo ha stabilito la propria residenza anagrafica.
Per l’anno 2023 l’Amministrazione provinciale ha disposto inoltre l’aumento da 4,60 euro a 5,50 euro del valore medio del canone a metro quadrato utilizzato per la determinazione del contributo.
L’importo provinciale è stato ripartito tra le diverse Comunità di valle e il Territorio Val d’Adige (Trento, Aldeno, Cimone e Garniga) sulla base di criteri che tengono conto, tra gli altri, del numero di domande raccolte nel 2022 e risultate idonee, consentendo agli Enti locali di accogliere circa il 94% delle stesse.
Il riparto per il 2023 del Piano provinciale casa assegna al Territorio Val d’Adige 2,68 milioni di euro, alla Comunità Alto Garda e Ledro 1,18 milioni di euro, 1,30 milioni di euro alla Comunità della Vallagarina.
Qui i dettagli del riparto a favore delle Comunità di valle e del Territorio Val d’Adige per l'anno 2023.
Interviste e video a cura dell’Ufficio stampa
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