
Spettatori interessati, gli alunni delle terze classi della scuola secondaria di primo grado di Avio, ai quali dopo i saluti del sindaco Ivano Fracchetti, si è rivolto il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi: “Eventi come questi - ha dichiarato Ferrandi - contribuiscono, attraverso la memoria, a farci diventare cittadini più consapevoli, più attrezzati, più capaci di affrontare le sfide. Il 27 gennaio saranno passati 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e i testimoni di quanto accaduto sono sempre meno. Senza di essi questo importante capitolo della storia moderna rischia di diventare storia di un lontano passato ed ecco che interviene Living Memory. Con le sue attività e i suoi appuntamenti è in grado di riportare le testimonianze di chi ha vissuto questa tragedia in prima persona, in modo che siano rielaborate e rese ancora attuali con nuovi linguaggi e nuove sensibilità”.
La mostra “Il campo di concentramento di Auschwitz” propone contenuti dalla nascita del campo di concentramento e sterminio, il suo funzionamento, l’avvio della soluzione finale, la liberazione dell’armata sovietica e il tentativo dei nazisti di distruggere le prove di quanto accaduto. “Auschwitz nell’arte dei prigionieri”, invece, descrive la vita all’interno del campo di concentramento attraverso le opere di chi è sopravvissuto.
In allegato il programma completo di Living Memory 2025.