Dei due miliardi di euro generati, 620 milioni costituiscono l’impatto economico immediato, ovvero le spese dei turisti che hanno assistito dal vivo al passaggio del Giro (shopping in prevalenza, ma anche alloggio, trasporti, ristorazione, altre attività) e le spese per il ciclo organizzativo, ovvero per il team e staff dei ciclisti e degli organizzatori, prodotti e servizi, sicurezza e così via per un totale di 2.300 persone coinvolte e 45 giorni trascorsi sul territorio per organizzare ogni cosa a puntino.
I restanti 1,4 milioni di euro riguardano invece l’impatto economico differito: 575 milioni di euro sono le spese dei turisti che tornano sul territorio dopo aver assistito dal vivo al Giro, 730 milioni sono invece gli euro spesi dai turisti che hanno visitato un territorio dopo aver visto la corsa in tv, 15 milioni sono, infine, il valore generato dagli investimenti per la realizzazione o il ripristino di strutture.
Il focus si è poi spostato sugli appassionati, in prevalenza uomini (61%) con più di 65 anni (62%): gli spettatori che hanno assistito dal vivo ad almeno una tappa del Giro sono 2,1 milioni, con una spesa giornaliera media di 121 euro e un’incidenza dei pernottamenti sul turismo pari al 34%. Gli spettatori che visiteranno i luoghi del Giro al termine della manifestazione sono 2,4 milioni, dei quali 618 mila hanno guardato i loro beniamini a bordo strada, concentrandosi in particolare nelle tappe iconiche. Il 73% degli appassionati ha seguito dal vivo una sola tappa, il 27% ne ha viste almeno due, ma i dati dicono anche che mediamente chi ha assistito a più di una tappa ne ha viste sei, facendo una vacanza strutturata.
Numeri che, associati alla crescita economica per le aziende fornitrici, testimoniano l’enorme potenzialità del Giro d’Italia. Come ha sottolineato il presidente di Rcs Urbano Cairo: “Il Giro ha un potenziale incredibile – ha affermato – e questi numeri possono crescere ancora, possiamo aggiungere ancora appeal a ogni singola tappa. L’Italia è la quinta nazione al mondo per numero di turisti e se pensiamo che a Roma nel 2023 grazie al Giro sono arrivati più turisti che nell’anno del Giubileo e che abbiamo aumentato a dismisura il flusso turistico del sud dell’Abruzzo certifica l’importanza della corsa, ma anche il dovere di lavorare per migliorare sempre più questi numeri pazzeschi”.
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