
Il premio è stato assegnato alla migliore pellicola che testimonia la consapevolezza delle comunità rispetto agli eccezionali valori universali riconosciuti da Unesco e la capacità di una conservazione attiva del territorio, istituito dalla Fondazione Dolomiti Unesco e dalla Sat (Società alpinisti tridentini). Nelle motivazioni, si specifica come il film affronti “con un buon ritmo documentaristico il racconto di quelle che oggi vengono chiamate montagne di mezzo che, assieme alla montagna interna e alle zone più marginali e poste agli estremi dell’arco alpino, soffrono gli effetti dello spopolamento, in questo caso facilitato anche dal richiamo della vicina pianura”.
Ad “Alpenland” di Robert Schabus (Austria, 2022, 90'), un documentario che “presenta in chiave comparativa il mosaico dell’arco alpino da occidente a oriente e nei due versanti, proponendo dei casi emblematici che ci mostrano e dimostrano le diverse contraddizioni che le Alpi stanno vivendo tra turismo, agricoltura e vocazione industriale, con punti di forza e di debolezza”, è stata assegnata invece una menzione speciale.