A partire dal 4 marzo, gli ospiti della residenza di Opera Universitaria, San Bartolameo, avranno un valido alleato per la gestione della raccolta differenziata: una app, semplice ed intuitiva, introdotta da Dolomiti Ambiente in tutti i territori in cui opera, che riconosce i prodotti, li scompone nelle materie prime che li costituisce e indica in quali bidoni gettarli. Basterà, quindi, scansionare il codice a barre oppure fotografare il prodotto e la app restituirà tutte le informazioni necessarie per lo smaltimento, in ben 12 lingue (inglese, tedesco, francese, spagnolo, bulgaro, cinese, russo, ucraino, rumeno e sloveno).
Come spiega la presidente di Opera Maria Laura Frigotto: “Abbiamo accolto con piacere la proposta di Dolomiti Ambiente di avviare questa sperimentazione, perché crediamo che San Bartolameo possa diventare un piccolo laboratorio dove mettere in atto buone pratiche, anche innovative, che potranno essere trasferite all’intera comunità. Gli studentati, infatti, sono luoghi di vita condivisa tra giovani di diversa provenienza e diversa cultura, dove si incrociano vissuti, tradizioni, consuetudini. Una sorta di microcosmo che rappresenta, in piccolo, quello che le nostre città stanno diventando: spazi di contaminazione dove sono necessari strumenti che facilitino la gestione di azioni semplici ma importanti, come appunto la raccolta differenziata. Siamo convinti, inoltre, che la comunità studentesca, con tutta la potenzialità di connessioni che porta con sé, potrà dare una spinta ulteriore alla diffusione e all’utilizzo della app in città”.
“Il progetto, inoltre - prosegue la presidente Frigotto - si inserisce all’interno di numero iniziative che, come Opera, portiamo avanti su questa tema, diventato adesso particolarmente stringente. L’anno scorso abbiamo realizzato una campagna promozionale per sostenere stili di vita sostenibili all’interno dello studentato, attraverso l’affissione di pannelli negli spazi comuni che facilitassero l’adozione di comportamenti virtuosi nell’ottica della riduzione dell’impronta ecologica. Attualmente, inoltre, in collaborazione con il Servizio Civile del Comune di Trento, è in corso la programmazione di un mercatino del riuso, per dare una seconda vita agli oggetti maggiormente utilizzati e richiesti dagli ospiti delle strutture. Infine, un corso di cucina sostenibile, progetto a cui teniamo molto, che vede degli chef impegnati in tutte le 40 cucine del nostro studentato a cucinare insieme ai ragazzi piatti semplici, economici e sostenibili”.
“Questa nuova app, sviluppata da Dolomiti Ambiente, è un passo avanti significativo per semplificare il processo di differenziazione e promuovere pratiche sostenibili. Grazie a Junker possiamo contare su un valido supporto per separare correttamente i rifiuti, evitare confusione fra materiali compostabili e biodegradabili, contribuire a ridurre il volume degli imballaggi e molto altro ancora. Ma possiamo anche aumentare la consapevolezza e la sensibilità su un tema sempre più cruciale e ormai di importanza globale: il ciclo della gestione dei rifiuti, strettamente connesso a quello della nostra impronta climatica sulla Terra – commenta l’assessore provinciale Achille Spinelli -. Lo sappiamo: differenziare correttamente i rifiuti va oltre il semplice atto di gettare gli oggetti in contenitori separati, è un gesto concreto che impatta positivamente sul nostro pianeta e sulla nostra comunità. Ecco perché è cruciale comprendere l'importanza di questa pratica quotidiana. L'obiettivo è chiaro: migliorare la consapevolezza e l'efficienza nella gestione dei rifiuti, per contribuire a costruire un ambiente più sano e sostenibile, il tutto attraverso l’indispensabile supporto della tecnologia. Ecco, io credo che dentro Junker ci sia tutto questo e sono davvero felice che, dopo una prima fase aperta alla città di Trento, ora l'app venga estesa all'interno dello studentato San Bartolameo e si rivolga quindi ai nostri cittadini di domani, per diffondere sempre più innovazione e buone pratiche in tema di raccolta differenziata”, conclude l’assessore Spinelli.
“Siamo molto contenti di sostenere un progetto che, in maniera innovativa, permetterà di ridurre l’impatto dei rifiuti sull’ambiente e di chiarire dubbi che, a volte, non permettono di differenziare correttamente, spiega l’assessora Giulia Casonato. Inoltre, strumenti come questi permettono a chiunque arrivi nel nostro territorio, a prescindere dal tempo di permanenza, di sentirsene parte attiva, contribuendo, anche con gesti semplici, al suo sviluppo. In questo senso sono tante le iniziative che portiamo avanti con Opera Universitaria, per cercare soluzioni innovative e integrate, che permettano di rafforzare i legami con il territorio”.
Come dice l’amministratore delegato di Dolomiti Ambiente Andrea Miorandi, “Attraverso la sperimentazione della app Junker in un contesto internazionale come lo studentato San Bartolameo vogliamo consolidare e, se possibile, migliorare il livello della differenziata in Trentino, già ai vertici non solo nazionali ma anche europei.
Junker è uno strumento moderno, intuitivo, efficace e di qualità. Parla 12 lingue, con un sistema di geolocalizzazione che permette rapidamente di individuare il territorio di appartenenza e dunque le relative regole di differenziazione. Si avvale, inoltre, dell’Intelligenza artificiale per il riconoscimento fotografico degli oggetti, utilizzando, in maniera quasi pionieristica, le nuove frontiere della tecnologia a servizio della collettività. Tutto, dunque, lascia pensare che possa essere un valido supporto per le studentesse e gli studenti che, attraverso il semplice uso del proprio smartphone, possono diventare protagonisti della comunità nella quale vivono. Nei prossimi mesi seguiremo la sperimentazione attraverso un monitoraggio della zona di San Bartolameo, per valutare il reale cambiamento che questo strumento potrà apportare nella gestione dei rifiuti”.
(lc)
Interviste, immagini e service a cura dell’Ufficio stampa
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Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige, IL T, Corriere del Trentino - 5.03.2024