
Con la sua travolgente simpatia e la sua ars affabulatoria, alzandosi costantemente dalla sedia, Dan Peterson ha raccontato la genesi di questo suo “Abc del basket” che insegna i fondamentali del basket d’attacco ma che in realtà è anche ricco d’aneddoti e testimonianze di personaggi famosi del mondo della pallacanestro italiana. “Questo libro – ha detto Peterson – racchiude in altrettanti capitoli dodici fondamentali del basket d’attacco, come il palleggio, passaggio, terzo tempo e tiro in sospensione, accanto a dodici aneddoti della mia carriera legati anche a campioni come Pozzecco e Belinelli”.
Peterson ha raccontato le sue radici di allenatore: “Tutta colpa o merito del mio allenatore che, quando avevo quindici anni, mi ha tagliato dalla squadra del mio liceo negli Stati Uniti. Ricordo ancora quel colloquio in cui mi propose di allenare e di come sono uscito felice dal suo ufficio. Io ero un ragazzo e mi trovai ad allenare ragazzini di 11 anni”. I fondamentali del libro, che ha già esaurito la prima tiratura, sono quelli che Peterson insegnava quindi nel lontano 1951 negli States: “In queste pagine ci sono esercizi ispirati da grandi campioni degli anni ’80 e ’90 che avrebbero a mio avviso ancora successo anche nel basket do oggi. Per me il basket di oggi, anche l’Nba, è monotono, con gli stessi schemi ovunque, con lo stesso modo di giocare puntando o sul tiro da tre o su quello da sotto canestro senza usare tutto il campo come facevo io”.
Il basket di Dan Peterson è sempre stato segnato dalla semplicità: “Io ho voluto rendere il basket semplice, la mia filosofia è sempre stata quella di non complicare la vita ai miei giocatori. Quando vedo i playmaker che chiamano gli schemi con le dita penso che favoriscano gli avversari. Io volevo che i miei giocatori s'intendessero con un’occhiata senza rivelare le proprie intenzioni di gioco”. Fra i tanti spunti offerti da Peterson quelli sull’attuale campionato di basket italiano, che da anni vive della sfida a due fra Olimpia Milano e la Virtus Bologna entrambe con più risorse anche perché partecipano all’Eurolega e quello legato alla valorizzazione dei giovani italiani: “Io ho sempre creduto nei giocatori italiani mentre oggi prevale la scelta di quelli stranieri. Ci dovrebbe essere più equilibrio, bisogna far giocare in Serie A più giocatori italiani se si vuole far crescere il sistema della pallacanestro”.
Alla platea del Festival dello Sport Dan Peterson ha anche annunciato di aver già scritto un secondo libro sui fondamentali del basket questa volta però interamente dedicato alla fase di difesa.