Giovedì, 22 Settembre 2022 - 14:03 Comunicato 2878

Dalle Dolomiti all'Oceano con i libri di sport
Dalla 3.Tre di Campiglio al giro di mondo in barca a vela

La leggenda dello sci Giorgio Rocca ha raccontato le emozioni della vittoria nella mitica 3.Tre di Campiglio nel 2005, durante la presentazione del libro di Paolo Luconi Bisti, alla presenza dell'assessore alla cultura della Provincia e dei rappresentanti della nota località trentina. Vela protagonista invece con Giancarlo Pedote e le sue avventure in giro per il mondo nel secondo appuntamento in programma per la la rassegna libri di sport.
Paolo LUCONI BISTI, Giorgio ROCCA e Carlo MARTINELLI [ Marco Simonini]

3.Tre, la grande storia (Giunti Editore) di Paolo Luconi Bisti con la partecipazione di Giorgio Rocca, ultimo italiano a conquistare la 3Tre nell’ormai lontano 2005. La Classica di Campiglio ha aperto il Festival di Trento, con la presentazione del libro “La Grande Storia della 3Tre”. Durante l’intero evento (22-25 settembre) una speciale mostra fotografica curata da Paolo Luconi Bisti, è stata allestita a Palazzo Geremia. Da Zeno Colò a Ingemar Stenmark, da Bode Miller a Henrik Kristoffersen passando per Alberto Tomba, Gustav Thoeni, Marcel Hirscher, Franz Klammer, la più antica gara italiana della Coppa del Mondo di Sci Alpino è pronta a raccontarsi attraverso le immagini dei suoi campioni e dei suoi momenti più importanti. Il libro riepiloga invece storie e miti della “Tre giorni internazionale del Trentino”, evento agonistico patrimonio dello sport italiano nel cui albo d’oro compaiono i nomi dei più grandi campioni dello sci alpino mondiale. Il testo, in italiano e in inglese, è completato da un ricco apparato di fotografie.

Giorgio Rocca ha esordito in piazza Duomo, ricordando la vittoria del 2005. “E' un onore aprire questo grande evento, con la speranza di una stagione libera da restrizioni. Campiglio, per me è stata la vittoria che ricordo con più calore. Nevicava, c'era un'atmosfera pazzesca – ha sottolineato Rocca - e ancora oggi sentendo parlare di Campiglio mi sento proprio a casa. Portiamo in giro questa splendida coppa del mondo per promuovere l'evento in tutta Italia”. Rocca non ha poi tralasciato i momenti più difficili della sua carriera: dalla delusione olimpica alle sconfitte sulla neve. “Si cerca di sorridere comunque – ha aggiunto il campione - perché lo sport insegna anche questo. Oggi porto la mia passione in tutta Italia e non solo. Mi diverte ancora sciare e stare con la gente”.

Paolo Luconi Bisti, ha spiegato invece al folto pubblico presente, come è nato il suo testo: “Dagli scatti in bianco e nero fino al colore, questo libro nasce dalla mia passione per la foto. La gara coinvolge a 360 gradi il territorio: dalla storia dello sci, al turismo ma non solo. La vittoria di Rocca è stata unica e indelebile come la storia della 3tre che nasce proprio nella città di Trento, passando nel tempo per la Paganella, il Bondone, Folgaria, ma anche a Passo Rolle e in Val di Fassa per tornare infine a Campiglio”.

Dalla neve al mare con “L'anima nell'oceano” (Rizzoli) con Giancarlo Pedote. “Quando sognavo, fin da piccolo, sognavo a colori. E sempre in grande”, ha ricordato il noto velista in piazza Duomo. Pedote ha raccontato il suo libro, che ti scaraventa in un altro mondo, duro e bellissimo, pieno di insidie, fatica e gioie, ma anche molte delusioni. “Il Vendée Globe è un'incredibile avventura umana e sportiva – ha detto Pedote - un giro del mondo che si percorre da soli, senza scalo e senza assistenza e che doppia tre capi, Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin, e Capo Horn”.
In questo libro il noto velista che oggi abita in Bretagna, narra i suoi 80 giorni in mare, in condizioni durissime, con gli albatros, i venti e le onde come soli compagni di viaggio. Un'esperienza estrema, in cui l'uomo deve confrontarsi con le sue capacità, le sue paure e le sue emozioni, ma anche con la tecnologia, con la resistenza della sua imbarcazione, con la decisione della tattica migliore e la consapevolezza dei rischi. “A bordo – ha concluso Pedote -, non solo la tecnologia, ma anche molti sentimenti contrastanti: solitudine, rabbia, paura, soprattutto quando ritrovi i disegni dei tuoi bambini nascosti nella barca e sai che la tua famiglia ti aspetta a casa”.

(Cz)


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