"La Carta della pericolosità e la Carta di sintesi - ha spiegato l'assessore Daldoss - rappresentano un elemento importante di complemento dell'assetto introdotto con il Piano urbanistico provinciale. Come in passato è nostra intenzione coinvolgere esperti e popolazione per raccogliere istanze e suggerimenti prima della definitiva approvazione".
Le tipologie dei fenomeni da rappresentare nelle Carte delle pericolosità si distinguono tra pericoli idrogeologici (legati a fiumi, torrenti, frane e valanghe) e altri pericoli, quali i terremoti, ordigni bellici inesplosi e incendi boschivi. Sulla base delle “carte della pericolosità” viene redatta la Carta di sintesi della pericolosità, in cui sono comprese le disposizioni relative all’uso del territorio ai fini di garantire la sicurezza dei beni e delle persone. In particolare la Carta di sintesi comprende le zone da sottoporre a vincoli particolari per la difesa del suolo e delle acque.
Nel suo intervento Daldoss ha insistito sulla sostenibilità, ovvero sulla messa in campo di tutte le azioni necessarie a garantite alle future generazioni le stesse ("se non maggiori") possibilità di fruizione del territorio.
L'obiettivo della Provincia - sempre secondo Daldoss - è di arrivare a convivere, garantendo il miglior livello di sicurezza, con i pericoli oggettivi di situazioni ambientali oggettive o fenomeni naturali, anche attraverso una forte azione di prevenzione. Al contempo, la Provincia ha come obiettivo la semplificazione, attraverso il superamento di tecnicismi, della gestione delle autorizzazioni.
"Il Trentino - ha aggiunto Daldoss - vanta una lunga tradizione e una gestione oculata della pericolosità e delle aree a rischio. La grande alluvione del 1966 ha permesso di mettere al centro la sicurezza dei cittadini e del territorio. Tale consapevolezza si è via via evoluta nel tempo in un sistema organico di interventi e di misure".
"Auguro - ha concluso Daldoss - che, attraverso questi incontri, si consolidi una crescita culturale per consenta di non relegare questi temi al mero ambito tecnico".