Martedì, 01 Agosto 2017 - 19:16 Comunicato 2050

Trekking e pensieri sul fronte della Prima Guerra Mondiale in un libro di Fabio Pasini
Dal Garda alla Marmolada

Fabio Pasini ha raccolto in un libro, “Dal Garda alla Marmolada”, una quarantina di itinerari di trekking e una serie di approfondimenti, con l’aiuto di esperti del settore, sulle tematiche della Grande Guerra. Il progetto editoriale è stato illustrato oggi a Trento nell’ambito della piattaforma di comunicazione Cultura Informa dall’autore della pubblicazione, affiancato dal provveditore del Museo Storico Italiano della Guerra, Camillo Zadra, e da Quinto Antonelli, responsabile dell'Archivio della scrittura popolare presso il Museo storico del Trentino. La riflessione che sta alla base di questo progetto è la constatazione che molti dei luoghi di montagna di cui siamo soliti ammirarne la bellezza siano stati, cent’anni fa, il teatro di scontri sanguinosi. Sono sentieri che conducono in paesaggi stupendi, sentieri che conducono nel cuore della grande storia e che portano inesorabilmente a riflettere e ad avere rispetto per queste montagne violate e insanguinate e per le migliaia di uomini morti “svestiti delle loro divise”, come dice Fabio Pasini nella prefazione.

Quinto Antonelli, storico del Museo Storico del Trentino, con un’attenta analisi mette in guardia dalle facili “banalizzazioni” sull’argomento adducendo riflessioni profonde e stimoli corroboranti. Diego Leoni, (storico) del Laboratorio di Storia di Rovereto, mette in luce la severa realtà della guerra di montagne riportando le testimonianze dirette del soldato-alpino e del soldato-minatore in cui non traspaiono mai toni romantici. Camillo Zadra, Provveditore del Museo Storico Italiano della Guerra, focalizza il suo intervento sul rapporto uomo-montagna prima e dopo la Grande Guerra, ma anche sulla “guerra ai civili” e l’inevitabile capitolo dei profughi, oggi come ieri.
Ci sono anche racconti, come quelli di Dario Fontanive incontrato dall’autore durante la traversata del Lagorai, che raccontano di storie di vita tra il filo spinato della Grande Guerra e di Mario Fornaro e la storia dei fanti in Marmolada. Ma anche incontri con i “recuperanti di memoria”: Andrea De Bernardin, i volontari della Marmolada e Luca Campagna che con i suoi amici di Vallarsa, muniti di vecchie mappe militari, riscoprono sentieri della dei soldati del Grande Guerra.
Lo sguardo dell’autore si apre anche sull’oggi, sulle economie locali che fungono da traino per il territorio come: l’olio extra-vergine d’oliva dell’Alto Garda, il tour del gusto tra vini e castelli della Vallagarina, la strada dei sapori dell’Alpe Cimbra, il Pastificio Felicetti e i musei della Marmolada.
Le relazioni dei percorsi sono state redatte dall’autore dopo aver percorso i sentieri dall’estate del 2016 al giugno del 2017. Sono sintetiche e puntuali, tutte quante corredate da foto che caratterizzano l’escursione. I percorsi suggeriti hanno difficoltà diverse, dal facile al difficile fino alla ferrata impegnativa, ma con possibili soluzioni per modularli a proprio piacimento.
Il libro è suddiviso in 5 zone di interesse: Ledro-Alto Garda; Pasubio-Zugna; Alpe Cimbra; Lagorai e Dolomiti-Marmolada per le quali sono indicate tutte le informazioni utili della zona oltre ad una ricetta tipica locale, perché anche attraverso il cibo si può capire meglio il luogo in cui ci si trova.
“Dal Garda alla Marmolada” propone 40 itinerari di trekking lungo la linea del fronte di guerra. I percorsi suggeriti hanno difficoltà diverse, dal facile al difficile fino alla ferrata impegnativa, ma con possibili soluzioni per modularli a proprio piacimento. Si è avuto particolare cura per la fotografia e per la grafica che rendono la pubblicazione (132 pagine a colori - €22,00) particolarmente accattivante.

BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Fabio Pasini è nato nel 1968 a San Secondo Parmense. E’ un autore che spazia dal campo del reportage a quello dell’arte. Sciatore e canoista, ha compiuto numerose spedizioni nel Grande Nord e in altre terre remote. Da sempre frequentatore di montagne e fiumi, trova nell’ambiente naturale la propria voglia di vivere. Con gli sci ai piedi, sempre secondo i dettami del by fair means, ha attraversato la Groenlandia, La Terra di Baffin e altre lande iper-boreali, disceso classiche pareti Nord dell’arco alpino e percorso migliaia di chilometri con gli sci di fondo. Con la canoa è stato campione italiano, ha partecipato a campionati mondiali, disceso fiumi in Europa, nel Nord e nel Sud America, pagaiato nel mare di Capo Horn, della Groenlandia, delle Faroe Island, oltre ad aver effettuato numerose spedizioni nel Mediterraneo; è istruttore e Maestro della Fick. Ha casa a Carano in Val di Fiemme da 40 anni.



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