Giovedì, 03 Ottobre 2019 - 17:23 Comunicato 2360

Firmati oggi dall'assessore Spinelli con la Coster di Calceranica e la start-up perginese Cherry Chain
Dai dispenser alle criptovalute, l'innovazione corre con gli accordi negoziali

Due accordi negoziali firmati presso l'Assessorato allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro che, incrementando l'occupazione, guardano da un lato all'innovazione di prodotto e di processo per poter reggere la concorrenza internazionale e dall'altro alla gestione della moneta virtuale, ma entrambi anche alla formazione dei giovani e, in un caso, pure al reperimento alternativo di risorse tramite Crowdfunding finalizzato all'aumento di capitale della società. Protagoniste dei due accordi, firmati stamane dall'assessore Achille Spinelli, dai rappresentanti sindacali e dai legali rappresentanti delle due società, la Coster Tecnologie Speciali di Calceranica al Lago e una start-up perginese, la Cherry Chain Srl.

Coster Tecnologie Speciali SPA

Prodotto di punta dell'impresa di Calceranica è la "pompa sapone", o dispenser, un prodotto ormai consolidato sul mercato e presente commercialmente in Europa ormai da più di 30 anni e la cui produzione e assemblaggio, sebbene il principio di funzionamento sia relativamente semplice, presenta alcune caratteristiche peculiari. Anche per i dispenser la concorrenza si è fatta dura e ridotti i margini di guadagno: le grandi multinazionali del settore, tradizionali clienti di Coster, continuano infatti a ridurre i prezzi, forti del loro potere contrattuale. La risposta della Coster, guidata da Martina Segatta, presidentessa del cda, è doppia: da una parte la riprogettazione della pompa dispenser (denominata NSCP), migliorata tecnologicamente in modo che le sue prestazioni e caratteristiche siano pari o superiori a quelle offerte dai competitor, dall'altra un innovativo processo produttivo che possa ridurre gli attuali costi di fabbricazione.

Per arrivare sul mercato con la sua pompa dispenser tecnologicamente avanzata ma prodotta a basso costo, Coster Tecnologie Speciali SPA ha chiesto alla Provincia di accedere alle agevolazioni previste dalla legge 6/99 per il finanziamento di un progetto di ricerca applicata. Il contributo concesso dalla Provincia è di 1.682.500 euro a fronte di una spesa, riconosciuta dal Comitato per la ricerca e l'innovazione, pari ad oltre 5.120.00 euro. Sul piano occupazionale l'accordo prevede il graduale aumento, entro il 2022, dei dipendenti dagli attuali 194 a 219, ma le ricadute riguardano anche il piano formativo con il tutoraggio e l'ospitalità di 4 tirocinanti all'anno tramite il programma "Garanzia Giovani", l'alternanza scuola-lavoro o l'Università di Trento, e l'avvio entro la fine dell'anno scolastico 2019-2020 di una Academy di formazione sul tema della sostenibilità per studenti (circa 20 i posti previsti) del quinto anno di scuola superiore. Completa il quadro degli impegni assunti dall'impresa l'acquisto di beni e servizi per 13,5 milioni all'anno per tre anni da fornitori locali e il raggiungimento, per 3 esercizi successivi, di un livello minimo di patrimonializzazione pari al 35% del totale attivo.

"L'innovazione - ha spiegato Martina Segatta a margine della firma dell'accordo negoziale - è sempre stata nel dna della Coster e questi erano gli ultimi progetti di mio padre, un'eredità che ci spinge ad andare avanti guardando al futuro". Per la parte sindacale l'accordo è stato sottoscritto da Manuela Terragnolo della FIOM-Cgil, Luciamo Remorini della FIM-Cisl e la Rappresentanza sindacale unitaria.

Cherry Chain SRL

La denominazione del progetto di ricerca applicata proposto dalla start-up di Pergine - accolto molto positivamente dal Comitato per la ricerca e l'innovazione - è "Protocollo DLT Cherry Chain" e sottintende lo sviluppo di un sistema di incasso, pagamento e riconciliazione automatica in valuta virtuale del tutto innovativo e basato su tecnologia blockchain. Il software che intende sviluppare la Cherry Chain interessa molto, in particolare, le banche, le compagnie assicurative ed i fornitori di energia ma ha attirato però l'attenzione anche della stessa Provincia autonoma di Trento: "Si tratta di un'attività che potrà interessare in futuro anche la Provincia" ha affermato l'assessore Spinelli.

Per lo sviluppo del progetto, la Provincia erogherà all'impresa perginese una agevolazione di circa 1.360.000 euro a fronte di una spesa complessiva di poco più di 1.907.000 euro. Anche in questo caso l'accordo negoziale prevede un aumento occupazionale - dai 6 lavoratori attuali (di cui 1 a part time) ai 10 previsti entro il 2023 - un impegno specifico sul piano formativo attraverso l'ospitalità di 15 tirocinanti tramite alternanza scuola-lavoro entro il 2024, nonché l'impegno ad acquistare da fornitori locali beni e servizi per un importo complessivo di 680.000 euro entro il 2024. 

"La nostra impresa - ha spiegato all'atto della firma l'amministratore unico della Cherry Chain Carlo Rizzi, affiancato da Marco Sittoni - si è inoltre impegnata volontariamente a ricercare investitori tramite forme di aumenti di capitale sociale, almeno 300.000 euro entro la fine del 2021, tramite Crowdfunding, Venture Capital o Initial Coin Offering." Tra gli ulteriori impegni finanziari assunti dall'impresa il raggiungimento di un livello minimo di patrimonializzazione pari al 30% del totale attivo. A ciò si aggiunge, infine, l'impegno ad organizzare un convegno o seminario di lavoro all'anno per il periodo 2019-2023 per diffondere nel territorio i risultati della ricerca e la definizione con la Fondazione FBK di un accordo di collaborazione per lo sviluppo di proposte di progetti di ricerca e innovazione in ambito DLT che coinvolgano altre realtà di ricerca nazionali ed internazionali.

"Siamo molto contenti di questo accordo - ha affermato dopo la firma Marco Sittoni - si tratta di un'iniziativa molto innovativa e rivolta ai giovani, ma siamo soddisfatti anche perché portiamo su questo territorio una innovazione che è propria di altri contesti geografici". Fiduciosi sull'esito del progetto anche i sindacati, rappresentati alla firma da Manuela Terragnolo (FIOM-Cgil), Luciano Remorini (FIM-Cisl) e Willy Moser (UILM-Uil).       



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