Il progetto definitivo approvato del nuovo impianto di depurazione giunge a compimento di un complesso iter progettuale che ha portato alla ripetuta rivisitazione delle varie soluzioni sviluppate, che ha visto l'iniziale proposta di costruzione dell'impianto in zona arginale dell'Adige, poi un'ipotetica soluzione in galleria ed infine la versione attuale che prevede la collocazione in prossimità della parete rocciosa della Vigolana, adeguatamente discosta da questa e protetta contro le cadute di massi. Contestualmente si rende necessaria la rettifica di un tratto della S.S. 12 in località Acquaviva.
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto atto al trattamento biologico di chiarificazione con sistemi ad alto rendimento dei liquami provenienti dalla fognatura civile a servizio di un bacino di utenze comprendenti i Comuni di Aldeno, Besenello, Calliano, Cimone, Garniga, Trento e parte di Villa Lagarina per una potenzialità complessiva di 300 mila abitanti equivalenti.
Per motivi di carattere economico, il progetto è stato suddiviso in 2 lotti funzionali: il primo, prevede l'esecuzione di tutte le linee di trattamento biologico per 150.000 AE (cioè le utenze attualmente servite dall'impianto di Trento Sud, Calliano, Besenello, Aldeno, Cimone e Garniga), comprensivo comunque dei comparti relativi ai digestori dei fanghi ed il gasometro, che non possono essere frazionati. Il secondo lotto, che si svilupperà nella parte settentrionale dell'area, prevederà infine il completamento dei comparti di trattamento biologico al servizio di Trento Nord. Il progetto recentemente approvato riguarda dunque il primo lotto di intervento.
L'impianto sorgerà ad un distanza di circa 40 metri dal piede della montagna con realizzazione, alle spalle dello stesso, di un tomo di protezione dalla caduta di massi e conseguente spostamento verso ovest di un tratto di circa 850 metri della S.S. 12, parallela al sedime ferroviario, per creare lo spazio necessario al posizionamento della struttura dell'impianto. E' prevista inoltre la costruzione di un ulteriore manufatto, rappresentato da una stazione di sollevamento in località "Acquaviva" di Mattarello, sul territorio del Comune di Trento e di una batteria di tubazioni che da questo punto recapitano le acque reflue all'impianto di depurazione.
La stazione di sollevamento si colloca nel territorio del Comune di Trento mentre il nucleo principale dell'impianto di depurazione è ubicato in un'area individuata come in località "Boschi spessi", in parte inserita in area cave e in parte in incolto improduttivo.
Dal punto di vista tecnico, il depuratore è costituito da una struttura in cemento armato, di sviluppo planimetrico di 250 x 80 metri, completamento coperto e mascherato dalla presenza di un tomo che si erge al di sopra di esso mimetizzandolo, costruito con intenti protettivi contro la caduta di massi.
Dal punto di vista biologico, l'impostazione generale della filiera depurativa, progettata con i più recenti criteri dimensionali, prevede i comparti di pre-trattamento, denitrificazione, ossidazione-nitrificazione, sedimentazione finale, defosfatazione in linea, filtrazione, stabilizzazione del fango, sviluppati su due linee. La portata idraulica media trattata è pari a 2.000 mc/ora, con punte in occasione di piogge intense fino a 6.000 mc/ora.
La particolarità dell'impianto di depurazione di Trento 3 riguarda la completa stabilizzazione anaerobica dei fanghi di supero, con accumulo del biogas per uno sfruttamento in un impianto di cogenerazione con restituzione in rete di MT dell'energia elettrica. E' stata calcolata una capacità di produzione di biogas pari a ben 165 Nmc/ora per la configurazione ridotta al solo primo lotto e di 331 Nmc/ora per la configurazione finale. E' presente un impianto di riscaldamento, impianti di aerazione e climatizzazione e deodorizzazione delle zone coperte. Particolare attenzione è stato infine posta all'isolamento acustico dei comparti dei compressori, principali responsabili di emissione rumorose.
L'appalto, esperito sulla base di un progetto definitivo redatto internamente al Servizio Opere Ambientali dell'Agenzia Provinciale per le Opere Pubbliche, ha per oggetto la progettazione esecutiva nonché la realizzazione dei lavori per un importo complessivo di euro 105.000.000, suddivisi in euro 89.196.408,32 per lavori a base d'asta e comprensivi dei costi della sicurezza (e al netto di IVA) e in euro 15.803.591,68 per le somme a disposizione dell'amministrazione (per pagamento espropri, allacciamenti vari, sondaggi geologici, oneri fiscali dei lavori). -
Il sì dell'Agenzia provinciale per le opere pubbliche, l'importo dei lavori è di 105 milioni di euro: la soddisfazione dell'assessore Mauro Gilmozzi
DEPURATORE TRENTO 3: APPROVATO IL PROGETTO DEL PRIMO LOTTO
"Un passaggio significativo ed importante, da una parte perché implica un nuovo impegno economico a favore di imprese ed aziende, dall'altra perché conferma l'impegno della pubblica amministrazione in un settore importante, nel quale le caratteristiche di sicurezza e adeguatezza ambientale trovano risposte". Così Mauro Gilmozzi, assessore all'urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e viabilità sottolinea la decisione dell'Agenzia provinciale per le opere pubbliche che ha adottato la determinazione di approvazione del progetto definitivo del primo lotto del nuovo depuratore Trento 3 e di rettifica della strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero. L'importo complessivo dei lavori è di 105 milioni di euro. Nei prossimi mesi l'Agenzia per gli appalti provvederà ad emanare il bando di gara; l'aggiudicazione dell'opera è prevista per la metà del prossimo anno, l'inizio dei lavori a fine 2014.-