Venerdì, 31 Gennaio 2014 - 02:00 Comunicato 196

Incontro al TSM organizzato dal Progetto Open Data in Trentino in collaborazione con le associazioni di categoria locali
DATI APERTI, LE NUOVE OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO

A quasi un anno dal lancio del Catalogo dei dati aperti del Trentino, il primo archivio italiano, si è svolto nella serata di ieri l'incontro di presentazione alle imprese delle opportunità offerte dal sistema Trentino grazie al processo di apertura e valorizzazione del patrimonio informativo pubblico. I dati aperti (Open Data), ovvero le informazioni di pubblica utilità accessibili a tutti, rappresentano secondo gli analisti un'opportunità concreta per lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi in un mercato sempre più attento all'economia della conoscenza. Un esempio: le coordinate delle piste ciclabili o sentieri, rese pubbliche dalla Provincia autonoma di Trento, hanno permesso ad aziende trentine di sviluppare applicazioni per mountain bike o escursionisti. Il Progetto Open Data in Trentino, promosso dal Progetto per l'innovazione, lo sviluppo dell'ICT e l'organizzazione del sistema pubblico provinciale della Provincia autonoma di Trento, ha voluto coinvolgere le associazioni di categoria locali, con l'intento di avviare svariate sinergie: ieri c'è stato il lancio della "Trentino Open Data Challenge", la competizione che intende stimolare nuovi usi dei dati aperti del sistema trentino.-

L'evento sulle opportunità dei Dati aperti per le aziende trentine è stato l'occasione per avviare il processo partecipato dell'intera filiera che, dalla produzione dei dati delle pubbliche amministrazioni, porta alla creazione di servizi innovativi e a nuove opportunità di mercato per le aziende interessate a sviluppare business innovativi.
Marco Tomasi, responsabile del Progetto per l'innovazione, lo sviluppo dell'ICT e l'organizzazione del sistema pubblico provinciale, ha aperto i lavori, sottolineando che il tema degli open data è oggi focale, a partire dalla messa a disposizione del grande patrimonio di dati che possiede l'ente pubblico a favore di chi ha la capacità di utilizzare questi dati per il proprio business e per sviluppare attività future. Il patrimonio pubblico trentino, quindi, deve diventare patrimonio comune per contribuire allo sviluppo del Trentino.
La prossima sfida del progetto open data del Trentino è rappresentata dalla Trentino Open Data Challenge - challenge.dati.trentino.it, competizione lanciata a conclusione dell'evento ed aperta alle aziende trentine. La challenge è strutturata in due fase: la prima, che si concluderà il 15 marzo, chiede di presentare un story telling a partire dai contenuti del catalogo dei dati aperti del Trentino e di proporre prodotti multimediali a scopo educativo e di promozione alla cultura del dato. Durante la premiazione di questa prima fase, durante gli ICT Days di inizio aprile a Trento, verrà lanciata anche la seconda fase, dedicata allo sviluppo di applicazioni - per web e smartphone - a partire dalle banche dati aperti del Trentino. I risultati della seconda fase della challenge saranno presentati durante la prossima edizione del Festival dell'Economia.
"Sin dal principio - come ha sottolineato Francesca Gleria del Progetto Open Data Trentino - il processo di apertura del patrimonio informativo pubblico del Trentino è considerato strategico tanto da essere inserito tra le iniziative del Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione dedicato ad imprese e professionisti. Gli open data sono tra i pilastri dell'economia del futuro, come indicato dall'Agenda Digitale Europea".
Lorenzino Vaccari, altro rappresentante del Progetto Open Data Trentino, si è invece soffermato sul catalogo dati.trentino.it. Il catalogo è il frutto della collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento, Trento RISE, Fondazione Bruno Kessler, Università degli Studi di Trento e Informatica Trentina: attualmente l'archivio presenta oggi 619 dataset, provenienti da 29 "organizzazioni", che comprendono strutture provinciali, società partecipate e Comuni. "I dati - ha spiegato Vaccari - sono liberamente consultabili e scaricabili dal catalogo. Essi riguardano settori che spaziano dall'ambiente alla gestione del territorio, passando per i dati elettorali a quelli delle stazioni meteorologiche presenti nel territorio, comprendono anche, primo e unico caso in Italia, i dati della cartografia catastale". Insomma, un patrimonio davvero "prezioso" che viene messo a disposizione di imprese, professionisti e cittadini.
"Open Data - ha ricordato Maurizio Napolitano, ricercatore di Fbk, nel corso del suo intervento sui casi aziendali di successo di utilizzo dei Dati aperti- è prima di tutto una politica di rilascio di dati, dove la pubblica amministrazione riveste il ruolo più importante. Esistono però anche casi in cui aziende e comunità rilasciano dati traendo beneficio".

Di seguito riportiamo le imprese trentine che hanno portato la loro esperienza.
MPA Solutions
Azienda cooperativa nata nel 2004 come spin-off della Fondazione Bruno Kessler. Si occupa di sistemi integrati territoriali, anche nell'ambito di applicazioni epidemiologiche.
La recente apertura di alcuni dataset ha reso più agevole la gestione dei dati per i loro sistemi per la vitivinicoltura, per la gestione dell'infrastruttura e dei cablaggi di Trentino Network e del centro di monitoraggio degli incidenti stradali nel territorio provinciale (progetto "Mitris"). L'apertura del patrimonio pubblico provinciale ha semplificato notevolmente le procedure burocratiche per l'azienda, consentendo loro di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo dei propri prodotti.

OpenContent
Nata nel 2010, ha sede a Povo e fa parte del Consorzio "Semantic Valley". Si occupa di implementazione di piattaforme web per la gestione multicanale dell'informazione (web, social, dispositivi mobili, carta), puntando a ottimizzare il lavoro redazionale di strutture private e pubbliche. Tra i progetti in corso, la piattaforma "ComunWeb", sviluppata con il Consorzio dei Comuni Trentini, che utilizza open data ed è già predisposta per produrre, a sua volta, dati aperti.
Per il business di OpenContent il riuso dei dati aperti (per esempio l'incrocio di dati provenienti da fonti esterne) può arricchire il prodotto offerto al cliente. Ad oggi, per OpenContent è difficile pensare a un progetto che faccia a meno degli open data.

Trient Consulting Group
Fondata a Trento nel 2005, si occupa di prodotti e servizi dedicati all'ambito del turismo, della cultura e della PA (nazionale e internazionale). Ha contribuito in misura rilevante alla realizzazione del Geocatalogo Semantico Trentino, e si tratta della prima azienda trentina a rilasciare in open data il frutto del suo lavoro, allineandosi alle linee guida provinciali.
Per Trient Consulting Group, gli open data dovrebbero essere in grado di semplificare la vita di chi lavora su di essi e lo spirito di condivisione può creare un terreno fertile per la nascita di nuove opportunità a vantaggio di tutti.

Trilogis
Fondata a Trento nel 2006, opera nell'ambito dei sistemi informativi territoriali (pianificazione, mobilità, gestione ambientale), con numerosi enti locali nazionali come clienti. Sono già coinvolti in due progetti che utilizzano open data: nel primo caso in un progetto provinciale per l'elaborazione dei dati ambientali ("STEM"), nel secondo come coordinatori del progetto europeo "i-locate".
Grazie agli open data messi a disposizione dalla Provincia sono stati in grado di realizzare un sistema di visualizzazione di dati ambientali, attività quasi impossibile fino a qualche anno fa.
All'evento hanno partecipato anche aziende nazionali che fanno business con gli open data del Trentino.

Marco Barbieri
Libero professionista, i suoi progetti sono su webmapp.it. In attività da giugno, produce mappe web e app cartografiche dedicate alla montagna ed all'escursionismo. Ogni mappa realizzata da Barbieri utilizza open data, riutilizzandoli quindi per creare opere derivate originali. Ha già realizzato una mappa del Trentino per escursionisti (web e app), riutilizzando i dati aperti del Trentino. Sta per realizzare, tramite una campagna di crowd-funding, la prima mappa escursionistica delle Dolomiti.
Grazie ai dati geografici "liberati" dalla PA, OpenStreetMap (una sorta di Wikipedia delle mappe) e di strumenti open source e di una community di riferimento, è oggi possibile realizzare ottimi prodotti.

Sciamlab
Giovane società (costituita l'ottobre scorso) con sede a Roma e due uffici a Berlino e Varsavia. Offre soluzioni integrate per la gestione dei dati per pubbliche amministrazioni, imprese e sviluppatori. Ha realizzato il catalogo unificato degli open data italiani opendatahub.it e mantiene il catalogo nazionale istituzionale degli open data delle pubbliche amministrazioni italiane dati.gov.it/catalog.
Sottolineano l'importanza della multidisciplinarietà nel lavorare con gli open data (informatici e statistici, ma anche umanistici per semantica e analisi linguaggio naturale). Ribadiscono l'importanza dei "dati grezzi", ma anche di quelli in formato "linked". -