Domenica, 13 Ottobre 2024 - 18:03 Comunicato 2824

Due campioni, due rivali, due amici dalla pedana di Parigi al Festival dello Sport
Crouser e Fabbri, la forza e la tecnica

Praticano con successo lo stesso sport ma non potrebbero essere più diversi. In comune, però, hanno passione, rispetto reciproco, l’amicizia e il talento. Uno è Ryan Crouser, definito oggi in Sala Depero, al Festival dello Sport, il più grande interprete nella storia del getto del peso, vincitore di tre ori consecutivi alle Olimpiadi, il più recente a Parigi. L’altro è Leonardo Fabbri, fra l’altro campione europeo e argento mondiale indoor, miglior italiano di sempre in questa disciplina.
FESTIVAL DELLO SPORT CROUSER E FABBRI A PESO D’ORO Nella foto: Andrea Buongiovanni, Ryan Crouser, Leonardo Fabbri [ Daniele Paternoster Paternoster Daniele - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Per Crouser venire a Trento è stato “quasi” un ritorno, visto che nel vicino Alto Adige, a Bressanone, aveva centrato in passato il primo importante titolo giovanile. In Trentino è venuto volentieri anche perché ha già in programma una giornata di pesca su Lago di Garda. La pesca, ha spiegato, è il suo modo di rilassarsi, così come per Fabbri lo è la meditazione, accanto al lavoro con il mental coach. Un equilibrio mentale, ha spiegato Fabbri, che lo ha aiutato anche a superare la delusione di Parigi.

Già, Parigi. È lì che Crouser ha centrato il terzo oro consecutivo ed è sempre lì che Fabbri, complice la pioggia e una pedana bagnata, si è classificato quinto, al di sotto delle aspettative. Ma la sua è una carriera in crescita, già ricca di risultati importanti, come aver sconfitto due volte proprio il campionissimo Crouser nel 2024. Non solo: Fabbri a maggio ha tolto dopo 37 anni il record italiano ad Alessandro Andrei, mito italiano del getto del peso. “Mio padre – ha spiegato Fabbri – si allenava nello stesso gruppo di Andrei e mi raccontava le sue imprese. Quando ho battuto il record italiano mi ha chiamato, e questo mi ha fatto molto piacere. È al mio fianco; dopo Parigi mi ha mandato un messaggio scrivendo: ‘Se sei arrabbiato perché sei arrivato quinto alle OIimpiadi, pensa quanto sei cresciuto".

Cresciuto di risultati ma calato di peso, dopo averne accumulato troppo prima durante il Covid e poi a causa di una pubalgia. “Ero sempre stanco, ora sono più veloce”, ha detto Fabbri. Punta soprattutto sulla forza invece, Crouser. “Negli Stati Uniti ci si prepara in questo modo”, ha spiegato, raccontando anche di assimilare 5.000 calorie al giorno suddivise in 4-5 pasti. Al getto del peso è arrivato per passione personale, dopo aver provato football americano e basket, sostenuto dai genitori ma senza subire pressioni. “Sono cresciuto in una famiglia di sportivi”, ha raccontato invece Fabbri. “Sono stato sempre alto e grosso ma amavo il calcio e volevo praticarlo. Poi mi sono innamorato dell’atletica; i miei genitori mi hanno supportato e mi hanno sempre seguito.” 

Spazio naturalmente, nella chiacchierata in Sala Depero, anche per sogni e ambizioni. Per Crouser, ovviamente, il sogno è vincere il quarto oro a Los Angeles, a casa sua. Per Fabbri le Olimpiadi 2028 saranno l’occasione per rifarsi di Parigi. In vista, dunque, una grande sfida fra due atleti che si stimano per risultati e progressi reciproci. E magari, nel frattempo, la disciplina del getto del peso acquisirà popolarità, maggiore in Italia rispetto agli USA. I social aiutano molto, è stato detto, ma a portare attenzione sono soprattutto i risultati degli atleti. 

Ma come viene vissuto il rapporto con il “peso”, quella sfera di oltre 7 chili da gettare il più lontano possibile? “Io lo chiamo Wilson e gli dico che deve viaggiare lontano, altrimenti lo cambio”, ha raccontato Fabbri. In chiusura, in Sala Depero, una tripla sfida tutta da ridere nel getto di palloncini, fogli accartocciati e palline colorate. È finita in parità; vedremo a Los Angeles.

(ac)


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