Venerdì, 23 Maggio 2025 - 11:08 Comunicato 1295

Criptovalute e rischi per i mercati

La legittimazione delle criptovalute è un rischio fatale. È il pensiero di Paolo Savona, presidente di CONSOB, la Commissione nazionale per le Società e la Borsa, e già direttore generale di Confindustria che oggi al Festival dell’Economia di Trento, nell’appuntamento presso il Castello del Buonconsiglio, ha dialogato con Marina Brogi, professoressa di Economia e Tecnica dei Mercati finanziari presso l’Università La Sapienza di Roma sul tema “Legittimazione delle criptovalute e rischi per i mercati mobiliari”.
Legittimazione delle criptovalute e rischi per i mercati mobiliari Nella foto: Marina Brogi, Paolo Savona [ Tobia Zenatti - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Per Savona, presidente della CONSOB, “la legittimazione delle cryptocurrency è un rischio fatale”, poiché il pericolo principale è che “queste monete sostituiscano la moneta pubblica, pur essendo private e prive di possibilità di rimborso”. In altre parole, non esiste un debitore, nessuno ne è responsabile. La CONSOB è l’istituzione preposta a garantire la trasparenza del mercato e, su questi temi, sta lavorando con grande attenzione. Il consiglio rivolto a tutti i consumatori è quello di informarsi con cura prima di prendere decisioni e prima di investire, perché – ha avvertito Savona – “stiamo perdendo la trasparenza del mercato”.
Da questo punto di vista, ha sottolineato che "le nostre istituzioni tecnologiche e informatiche non sono ancora in grado di censire le oltre 10.000 cryptocurrency esistenti". Guardando al futuro, è necessario chiederci come vogliamo “proteggere i nostri risparmi”, poiché scelte sbagliate possono avere conseguenze fatali appunto.
Per quanto riguarda l’Euro digitale, secondo Savona “lo abbiamo già”, dal momento che i conti correnti sono ormai gestiti in forma digitale. Il prossimo passo potrebbe essere la “chiusura dell’opzione cash”, per abituare le persone a gestire la liquidità e i risparmi in modo digitale. Si tratta, ha spiegato Savona, di un passaggio cruciale, soprattutto alla luce del fatto che l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha di fatto legittimato le cryptocurrency, attribuendo loro “quasi una parità di trattamento rispetto al dollaro”.
La prospettiva, dunque, è quella di arrivare a un Euro digitale decentrato e a un accordo per utilizzare l’Euro in tutti gli scambi internazionali. “Attualmente – ha concluso Savona – il commercio europeo in Euro rappresenta circa il 25% del commercio globale, ma se tutti gli europei utilizzassero l’Euro negli scambi internazionali, a quel punto la nostra moneta avrebbe quasi la stessa rilevanza del Dollaro”. Questo contribuirebbe a rendere più stabile il sistema monetario e, di conseguenza, la gestione del risparmio.
Infine, un appello ai numerosi studenti presenti in sala: tenersi sempre informati.

(at)


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