Riguardo alle novità approvate, all’aumento come detto della misura agevolativa dal 50% al 60% sul totale di spesa ammessa, si associa l’incremento dell’importo massimo riconosciuto per ciascuna iniziativa, da 60.000,00 euro a 80.000 euro.
C’è poi un’ulteriore modifica che riguarda le voci considerate nella quantificazione degli aiuti: viene stabilito che le entrate derivanti dalla singola iniziativa - ad esempio gli introiti dalla quota d’iscrizione o da eventuali sponsorizzazioni - vengano considerate ai fini della contribuzione solo nel caso in cui la somma delle stesse entrate e del contributo superi la spesa ammessa. Si genera così una semplificazione importante all’atto pratico per tanti soggetti promotori delle attività.
Nello specifico, i nuovi criteri attuativi si riferiscono alla legge regionale 15 del 1988, varata in recepimento del dettato costituzionale sulla funzione sociale della cooperazione e in seguito passata alle competenze delle Province autonome. Le attività formative sono poi menzionate nel protocollo tra Provincia e Federcoop, focalizzato proprio sulla promozione dell’educazione cooperativa nelle istituzioni scolastiche e formative provinciali, che si realizza in particolare attraverso la progettazione e gestione di associazioni cooperative scolastiche, nonché l’implementazione del percorso triennale sul tema delle cooperative formative scolastiche nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.