
La Provincia autonoma di Trento è attenta all’evolversi delle dinamiche del tessuto economico e produttivo trentino, nell’ambito di una logica di sistema che valorizza i pilastri dello sviluppo del territorio. “Una relazione - ha specificato il presidente Fugatti - che sta affrontando la complessità delle sfide attuali, ma che è chiamata ad essere il più possibile costruttiva, perché in gioco c’è il benessere del nostro territorio. In questo cammino, l’Amministrazione provinciale è presente e vuole confermarsi come soggetto propositivo, oltre che come interlocutore affidabile e concreto del mondo delle imprese e di quelle che hanno una forte vocazione e attenzione ai valori”. Va in questa direzione il “patto” per lo sviluppo del Trentino siglato l’anno scorso, che rappresenta “un ottimo strumento di lavoro per intervenire assieme, in maniera organica, su tematiche riguardanti la comunità trentina. Tantissimi i punti toccati: sostenibilità, casa, credito, agricoltura di montagna, innovazione e formazione, ruolo delle attività come presidi sociali e di comunità, specie nei piccoli borghi. A tal proposito, va ricordato il prezioso ruolo svolto dai negozi multiservizi: anche la Provincia è impegnata nel loro mantenimento per il valore sociale che assumono. Per questo non è possibile ragionare solo in termini economici”.
Il vicepresidente Tonina ha dunque parlato di una collaborazione forte tra Provincia e Cooperazione: “Una collaborazione di cui andiamo orgogliosi, e che siamo intenzionati a confermare con grande convinzione anche alla luce dei risultati raggiunti a seguito dell’accordo istituzionale tra Piazza Dante e la Federazione” ha detto, evidenziando come la Cooperazione rappresenti “uno dei veri pilastri su cui poggia il sistema economico e sociale dei nostri territori, abbracciando diversi settori, perché il Trentino di oggi non è pensabile senza il contributo fondamentale dell’universo cooperativo”.
Tonina si è focalizzato in particolare sul grande tema dell’energia, connesso alla problematica dei cambiamenti climatici e dell’ambiente - indicato come risorsa preziosissima - che a sua volta richiama la strategia basata sulle Comunità energetiche. Il vicepresidente ha ricordato la sottoscrizione di un accordo con i 4 Bim del Trentino, la Federazione e l’Associazione artigiani, per promuovere la diffusione di impianti fotovoltaici presso le famiglie trentine, con incentivazione economica a carico dei Bim, che hanno erogato circa 5 milioni di euro. Per quanto riguarda il fotovoltaico per le imprese (il bando scadrà a fine anno), il fondo messo a disposizione dalla Provincia è stato elevato a 25,5 milioni di euro. Gli investimenti complessivi ammontano ad oggi a circa 60 milioni di euro.
In tema di riassegnazione delle piccole derivazioni, Tonina ha ricordato di aver predisposto la bozza di regolamento relativa, in attesa della proroga della scadenza sia delle grandi derivazioni sia delle piccole. Guardando invece alle Comunità energetiche, è stato attivato un gruppo di studio con esponenti provinciali e della Federazione: “Con l’aiuto di Fbk, è stata svolta la diagnosi energetica territoriale, documento fondamentale a disposizione dei Comuni - ha spiegato -. Si stanno ora attendendo i decreti attuativi ministeriali, per i quali Aprie interloquisce con il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica”.
Il vicepresidente si è quindi soffermato sul ruolo sociale della cooperazione, e sul suo contributo alla “tenuta” delle comunità, con settori quali agricoltura e politiche del lavoro con il Progettone. Per quanto riguarda i multiservizi, “il nostro Patto prevedeva il sostegno pubblico a questi importanti presidi di socialità. Ebbene, la Provincia si è impegnata ad incrementare di un milione di euro la disponibilità dello specifico fondo ed oggi la spesa annua complessiva ammonta a 3,2 milioni di euro. Ai sindacati dico: rispettiamo gli scioperi, ma auspichiamo un nuovo dialogo”.