
Dopo l'apertura dei lavori della dirigente del Servizio Centrale Unica di Emergenza della Provincia autonoma di Trento, Luisa Zappini, che ha ringraziato per la loro presenza il Soccorso Alpino, i Nu.Vol.A, la Scuola cani da ricerca, la Croce Rossa e gli Psicologi per i popoli, il convegno è entrato nel vivo con una relazione illustrativa della nuova normativa da parte di Roberto Giarola, direttore dell'Ufficio Volontariato e Risorse del Servizio Nazionale del Dipartimento Protezione Civile Nazionale. L'obiettivo della normativa è quello di semplificare e dare una dimensione sistematica all'attività della protezione civile, chiarire le diverse responsabilità tra le parti operative e di governo e mettere al centro la pianificazione. Di rilievo anche l'aspetto della comunicazione e dell'informazione: i cittadini devono essere informati perché adottino comportamenti coerenti e consapevoli nelle situazioni di rischio. Stefano De Vigili, dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento, che ha coordinato la commissione tecnica all'interno della Conferenza delle Regioni nella fase costitutiva del decreto, ha condiviso con l'uditorio l'iter approvativo della norma che, riconoscendo il ruolo delle regioni, ha avviato un nuovo modello alternativo nei rapporti Stato - regioni - enti locali. L'attività normativa, tuttavia, non può considerarsi conclusa, in vista di una completa operatività del sistema. Il grande e importante tema del volontariato è stato trattato da Patrizio Losi, presidente della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile, che ha sottolineato le tempistiche molto veloci di realizzazione della legge, in un contesto di grande valorizzazione dell'attività di volontariato come è quello italiano, motivo di orgoglio per il nostro Paese e che tutto il mondo ci invidia. Quello della protezione civile è un volontariato che necessita di essere costantemente formato e abilitato e che ottiene grandi risultati perché parte di un'organizzazione libera e indipendente, che migliora la vita dei cittadini. Angelo Borrelli, Capo Dipartimento Nazionale Protezione Civile, nella fase conclusiva del convegno, ha ringraziato la Protezione Civile del Trentino per l'ospitalità e l'organizzazione del Campionato di sci. Ha ricordato, inoltre, che il codice permette oggi all'Italia di essere all'avanguardia e di raggiungere gli obiettivi legati al sistema di prevenzione. Infine l'assessore alla protezione civile della provincia autonoma di Trento, ha sottolineato l'importanza del momento formativo e culturale dell'evento sportivo del campionato svoltosi in Val di Pejo per la straordinaria famiglia della protezione civile che opera all'interno delle nostre comunità, non solo in fase di emergenza.