La Federazione trentina della Cooperazione riveste un ruolo importante in materia di vigilanza cooperativa; questo accordo vuole valorizzare il patrimonio di esperienza della Cooperazione, ma soprattutto essere un "laboratorio" per prassi di semplificazione che possono essere estese ad altri soggetti, a titolo volontario. Il Protocollo propone un nuovo modello che sarà sperimentato con la Federazione trentina della cooperazione ma è aperto all’adesione di altre categorie economiche, ed è il risultato del lavoro del tavolo tecnico per i controlli sulle imprese, composto da 17 membri tra associazioni di categoria, associazioni sindacali, enti bilaterali, tra i quali anche la Federazione trentina della Cooperazione.
Le misure di semplificazione che saranno sperimentate riguardano quattro ambiti: implementazione del registro unico dei controlli sulle imprese, valorizzazione dei centri di assistenza tecnica alle imprese, diffusione di modelli 231/2001, modelli di rendiconto condivisi.
La Federazione alimenterà il Registro unico dei controlli sulle imprese con i dati che derivano dall’attività di revisione sulle cooperative associate e dagli esiti dei processi gestionali riferiti alle attività di consulenza, sindacali, di servizio, fiscali e amministrativi sulle cooperative medesime.
Si valorizzeranno le certificazioni di processo e i modelli di organizzazione e di gestione previsti dalle norme in materia di disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni (decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231).
Si punterà sull’attività di verifica svolta dai centri di assistenza tecnica alle imprese aderenti alla Federazione, per l’accesso a finanziamenti e contributi provinciali o dell’Unione europea, dalla fase di istruttoria a quella di rendicontazione.
Nell'ambito dei controlli di cui sopra, "sostitutivi" di quelli provinciali, Provincia e Federazione collaboreranno quindi nell’individuare parametri ed indicatori che saranno utilizzati per la formazione del campione delle imprese da controllare in sede di verifica finale e per valorizzare le dichiarazioni di conformità in sostituzione dei controlli cosiddetti “di primo livello”.
Approvato un protocollo con la Cooperazione
Controlli alle imprese: parte la semplificazione. Obiettivo - 80% senza rinunciare alla sicurezza
Ogni anno in Trentino sono circa 60 mila i controlli sulle imprese effettuati da Provincia, Agenzie e Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, che rientrano in 230 procedimenti amministrativi di competenza. Con il Piano di Razionalizzazione dei controlli, approvato dalla Giunta nel 2017, si è dato il via con l'obiettivo di ridurre e di semplificare i controlli secondo un approccio concreto e condiviso con le imprese. Si parte con il comparto delle imprese cooperative con uno specifico protocollo che si pone l’obiettivo di ridurre l’impatto delle procedure dell’80 per cento senza inibire - è bene specificarlo - le finalità per cui i controlli vengono fatti.
“Anche con questo intervento – sottolinea il presidente Ugo Rossi – si vuole promuovere l’attrattività imprenditoriale del Trentino, come un territorio aperto, dinamico e competitivo che razionalizza le procedure avvalendosi anche delle competenze presenti nella società. E’ un buon esempio di sussidiarietà orizzontale e di come possiamo interpretare le competenze che la nostra Autonomia ci assegna per sperimentare, nel concreto, semplificazioni importanti nel nostro rapporto con le imprese”.
“Anche con questo intervento – sottolinea il presidente Ugo Rossi – si vuole promuovere l’attrattività imprenditoriale del Trentino, come un territorio aperto, dinamico e competitivo che razionalizza le procedure avvalendosi anche delle competenze presenti nella società. E’ un buon esempio di sussidiarietà orizzontale e di come possiamo interpretare le competenze che la nostra Autonomia ci assegna per sperimentare, nel concreto, semplificazioni importanti nel nostro rapporto con le imprese”.