“A fronte di una situazione che evidenzia un progresso nel livello di diffusione della malattia - sottolinea l’assessore Zanotelli – tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, devono assicurare un’azione raccordata, tempestiva e programmata. Proprio per fornire un supporto condiviso a questo approccio e consentirne la diffusione a tutti gli operatori agricoli interessati, abbiamo condiviso l’opportunità di ricondurre le azioni, in buona parte già avviate, nell’ambito di un vero e proprio 'piano d‘azione' sul modello di quello positivamente elaborato per il contrasto alla cimice asiatica”. Provincia, Fem e Consorzio Vini hanno condiviso la necessità di formalizzare un gruppo di lavoro dedicato a sviluppare il piano d’azione e quindi ad assicurarne l’attuazione nell’ambito dei rispettivi ruoli.
“Come Consorzio Vini – ha rimarcato il presidente Patton – in stretto raccordo con le cantine, assicuriamo il nostro massimo impegno, in particolare sui fronti del monitoraggio e della sensibilizzazione, al fine di garantire, dove i tecnici ne ravvisino la necessità, il tempestivo estirpo delle piante infette con l’obiettivo di contenere la diffusione della patologia. A questo riguardo, sarebbe importante che la Provincia attivasse uno strumento di sostegno per le aziende costrette all’estirpo su superfici significative.”
I rappresentanti della filiera vitivinicola, pur riconoscendo la necessità che a fronte di situazioni emergenziali vengano messe in campo misure straordinarie, sulla base di approfondite e rigorose analisi tecnico–scientifiche, hanno ribadito l’esigenza che la strada intrapresa in termini di sostenibilità venga confermata e possibilmente rafforzata, al fine di assicurare gli standard qualitativi che la produzione vitivinicola trentina oggi è in grado di garantire, sia in termini di prodotto che di processi produttivi.
“La via della sostenibilità è ineludibile – ha confermato l’assessore Zanotelli – e quanto più si riuscirà ad essere tempestivi negli interventi di contrasto indicati dai tecnici, tanto più il nostro sistema sarà in grado di percorrerla in modo coerente e virtuoso. A questo fine, è stata inserita una specifica norma nel ddl n. 94 all’esame del Consiglio provinciale che, non appena approvata, ci consentirà di adottare una deliberazione che assicuri tempi strettissimi di intervento per attivare gli estirpi e con le conseguenti sanzioni per chi non si attiverà nei termini indicati.”
Il presidente Cattani ha assicurato la piena disponibilità della Fondazione Mach, attraverso i suoi tecnici, a supportare, sul piano tecnico - scientifico il processo condiviso, nell’interesse generale dell’agricoltura trentina.
Da ultimo, il nuovo direttore del centro Ricerca e Trasferimento della Fondazione, Mario Pezzotti, ha voluto rimarcare l’importanza di continuare ad investire in ricerca, con particolare riferimento al tema del contrasto alle fitopatie, per fornire prospettive di sviluppo sostenibile e duraturo, in modo particolare per territori di montagna quale quello trentino.
“L’efficacia del nostro agire – ha concluso l’assessore Zanotelli – si gioca in buona parte anche sulla nostra capacità di assicurare un’informazione diffusa, trasparente e scientificamente corretta. Rispetto a tematiche complesse, quale, ad esempio, quella relativa al contrasto alle fitopatie, per assicurare un’agricoltura sostenibile sui fronti economico, sociale ed ambientale, è fondamentale costruire una cultura ambientale ed agricola diffusa. Anche in questo campo la Fem può e deve giocare un ruolo fondamentale.”