A seguire il Presidente Girardi ha letto la propria relazione (allegata), che è stata inevitabilmente anche un saluto finale e un bilancio dei propri tre mandati da Presidente (15 anni, 2007-2022), un periodo costellato di sfide, soddisfazioni e caratterizzato da una crescita universalmente riconosciuta della Federazione, e del suo ruolo all'interno del mondo dei Consorzi e dell'agricoltura trentina. Il Presidente ha ripercorso le principali tappe dei suoi mandati, rivendicando la trasformazione della Federazione sotto la sua guida e quella del direttore Cattani. Quest'ultimo, per conto del Consiglio e del Vicepresidente, ha tenuto quindi un intervento di saluto, riconoscimento e ringraziamento a Girardi per il suo impegno, sottolineando la reciproca amicizia, la collaborazione, i risultati ottenuti.
Il Vicepresidente Mauro Capra ha quindi consegnato a Girardi, in segno di perenne ringraziamento per il servizio svolto, un'opera in argento di Mastro7.
Presente di persona, il vicepresidente della Provincia e assessore all’ambiente e cooperazione Mario Tonina ha voluto innanzitutto ringraziare Girardi “per l’impegno lungo 15 anni a favore della Federazione e del percorso di tutela del territorio e della nostra agricoltura”. Per Tonina il messaggio del presidente uscente è un lascito ai nuovi amministratori del consorzio, il cui ruolo diventa sempre più strategico. “Il Trentino - ha aggiunto il vicepresidente - ha saputo investire nel tempo nell’innovazione dei sistemi di irrigazione e nel miglioramento fondiario. È quindi oggi in grado di dare risposte, e lo sarà anche in futuro, in un momento in cui l’acqua, bene comune indispensabile, è sempre più preziosa, e lo è anche per agricoltura e produzione elettrica. I Consorzi irrigui e la Federazione sono protagonisti di questo percorso, in sinergia fra Provincia e Cooperazione: la sostenibilità è il nostro obiettivo. Dobbiamo proseguire su questa strada assieme ai giovani che sono il futuro di questa terra”.
Ha invece partecipato via web l’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli, che ha evidenziato i risultati raggiunti sul tema del miglioramento irriguo e fondiario, frutto degli “investimenti significativi effettuati in questi anni con il supporto della Provincia”. Le sfide tuttavia - ha aggiunto - non mancano. Occorre portare avanti il confronto con il livello nazionale per vedere riconosciuti i livelli di eccellenza raggiunti dal Trentino e per la giusta attenzione ai territori di montagna, anche riguardo alla declinazione delle risorse sul territorio. C’è poi la scommessa, a livello locale, “per riorganizzare il sistema, orientandolo sempre di più all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità, in uno scenario di minore disponibilità idrica”. “Ci sono margini di manovra per migliorare e possiamo farlo tutti assieme - ha continuato Zanotelli -. La Provincia è pronta a sostenere quei progetti che sposano l’innovazione tecnologica e danno ricadute significative in una logica di sistema. Dobbiamo accompagnare l’evoluzione e il ricambio generazionale per puntare all’eccellenza del nostro sistema agroalimentare”.
Si sono quindi alternati i saluti del dirigente generale Romano Masè e del Direttore della Fondazione Mach Mario Del Grosso Destreri, seguiti dagli interventi dei rappresentanti sindacali e del direttore di Cooperfidi, che hanno sottolineato l'importanza di fare sistema e collaborare alla Cooperazione Trentina.
Le votazioni per le nuove cariche sociali sono proseguite fino alle ore 18.15, e sono quindi risultati eletti i seguenti membri per il nuovo consiglio: Bettega Pio Decimo (Primiero), Capra Mauro (Bassa Valsugana), Bianchi Mauro (Alta Valsugana), Bressan Gianni e Girardi Alessio (Valle dell'Adige), Lona Marco (Valle di Cembra), Deromedis Stefano, Fedrizzi Luigi e Pancheri Giuseppe (Valle di Non), Clementi Luciano (Valle di Sole), Bella Michele (Giudicarie), Signoretti Natalino (Alto Garda e Ledro), Boschi Marco e Saiani Ezio (Vallagarina). Revisore Contabile: dott.ssa Pisoni Mariagrazia.
Dei 15 membri, ben un terzo sono quindi nuovi, dando vita così ad un Consiglio profondamente rinnovato rispetto agli ultimi anni, mediamente più giovane, e chiamato nei prossimi giorni ad eleggere un nuovo Presidente. Dovrà affrontare le innumerevoli sfide future, alcune individuate già nell'assemblea odierna, e molte altre che arriveranno, soprattutto legate alla sostenibilità ambientale e all'utilizzo idrico.