Il metodo dei Tre orizzonti, sostanzialmente un esercizio di futuro, o meglio di tipi diversi di futuro - possibile, plausibile, probabile, preferibile - dal 2013 è stato applicato in diversi contesti, scuole, aziende, servizi pubblici e privati. In Scozia è stato usato per delineare la riforma sanitaria e contribuire alla riforma del nuovo sistema educativo. Ora la Strategia provinciale di Sviluppo Sostenibile lo adotta per il processo partecipativo che è cominciato appunto oggi con le scuole superiore di secondo grado e andrà avanti fino ad aprile con i vari soggetti e categorie rappresentanti della società civile. Rocco Scolozzi ha anche fatto il quadro dell'obiettivo 'responsabilità sociale d'impresa'.
E' toccato a Sergio Menapace dell'Unità organizzativa di supporto (Agenzia porovinciale per la protezione dell'ambiente - APPA) illustrare ai ragazzi la fotografia del panorama agricolo in Trentino. L'impegno dei ragazzi riuniti in tavoli diversi di lavoro si è concretizzato in un confronto e discussione, nonchè nella produzione di scenari futuri anche attraverso disegni. Un bell'esercizio di futuro per le studentesse e gli studenti e una bella opportunità per il Trentino del 2040. Ricordiamo infatti che le idee, le proposte, gli scenari che emergeranno dal percorso partecipato saranno valutate dalle strutture competenti e presentate in un documento alla giunta provinciale.
Dal lavoro dei ragazzi è emerso come siano necessarie: innovazioni tecnologiche per migliorare la produzione agricola, aziende che siano al 100% sostenibili, un livello alto di attenzione al benessere dei lavoratori, la produzione di prodotti biologici e che costino poco, una parità di stipendi fra uomo e donna. Come sia auspicabile un'agricoltura verticale per poter godere dei prodotti di orti in casa. Le studentesse e gli studenti dell'Istituto Martino Martini sono da anni impegnati sul tema della sostenibilità e fra i loro docenti c'è Francesco Covato che è il responsabile scientifico dell'Istituto e che ha preso per mano i ragazzi in significative esperienze, anche esterne alla scuola, e nella produzione di bioplastica (tipo di plastica biodegradabile derivante da materie prime naturali - che prevede l'azzeramento delle emissioni di CO2 in tempi brevi) con scarti di finocchio.
Il prossimo appuntamento con il percorso partecipato degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado si svolgerà all'Istituto Buonarrotti di Trento giovedì 6 febbraio.