
“In particolare”, ha spiegato Farella, “l’intelligenza artificiale sta ridisegnando il mondo professionale attraverso l’automazione e l’ottimizzazione dei processi più dispendiosi e complessi e con l’apertura di scenari inediti sulle capacità di analisi e predizione dei dati. Ad esempio, nell’ambito delle costruzioni - dalla progettazione alla realizzazione, fino alla manutenzione - è ormai divenuta realtà la possibilità di gestire, ottimizzare e monitorare ogni fase di vita degli edifici e delle infrastrutture attraverso modelli digitali 3D (Digital Twin) integrati con soluzioni AI per analisi predittive. Oppure pensiamo al settore dei servizi di mappatura del territorio e della produzione di dati cartografici per enti privati o pubbliche amministrazioni: grazie a tecnologie sempre più avanzate per l’acquisizione e il processamento dei dati e alle enormi possibilità che l’AI offre per la loro interpretazione e classificazione, si sta assistendo anche in questo ambito a una vera e propria svolta epocale”.
Nel panel “Come l’intelligenza artificiale cambia gli studi professionali” Farella ha partecipato con Franco Bernabè (Presidente Techvisory), Giulio Biino (Presidente Consiglio Nazionale del Notariato), Giovanna De Minico (Università di Napoli Federico II), Gaia Martinenghi (Avvocato titolare Studio Legale Martinenghi).