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Il primo Comune trentino ad ospitare il progetto pilota sarà Scurelle e gli attori proponenti che avranno la regia di “Coabitazione” saranno: l’Agenzia per la Coesione sociale e l’Agenzia del lavoro della Provincia autonoma di Trento, il Comune di Scurelle e l’Azienda Pubblica per i Servizi alla Persona di Borgo Valsugana. Nel dettaglio, il progetto Coabitazione prevede l’impiego di un appartamento sfitto, con 8 posti letto, di proprietà del Comune di Scurelle e in comodato gratuito all’APSP, che ha deciso di metterlo a disposizione per un percorso innovativo che alimenti il tessuto sociale del luogo, secondo il principio dell’Economia della saturazione, cioè di dare nuova vita a immobili pubblici inutilizzati. L’immobile ospiterà al piano terra un centro diurno per anziani gestito da APSP, al primo piano ambulatori medici e all’ultimo piano sarà nuova “casa” per i giovani che parteciperanno al bando.
Il presidente Mario Dalsasso della APSP di Borgo Valsugana ha commentato in merito: “Arriviamo al traguardo di un lungo percorso circa la destinazione dell’ultimo piano dell’immobile che intende principalmente valorizzare la sinergia tra l’ente provinciale, il Comune e la nostra APSP. Siamo orgogliosi di aver dato nuova vita ad un edificio che, grazie a questo progetto, intende: diversificare l’ambito delle attività dell’APSP con un target diverso rispetto a quello delle persone fragili; introdurre un servizio innovativo di cui la Valsugana non è dotata; attirare persone giovani dando loro opportunità lavorative in particolare nel comparto socio-sanitario e, al contempo, attrarre nuove risorse da valorizzare nel volontariato”.
“E’ un’opportunità importante e innovativa per i giovani - ha dichiarato il sindaco del comune di Scurelle, Lorenza Ropelato - per dar loro la possibilità di uscire di casa e potersi misurare con il mondo del lavoro e una vita in autonomia sia a livello personale che lavorativo. Il progetto è di rete tra soggetti pubblici e privati. Il piano dedicato al progetto - ha aggiunto - è in comodato gratuito all’APSP per la durata di 25 anni e, a fronte di questo, l’APSP ha sostenuto le spese per la ristrutturazione interna. Si tratta, dunque, del completamento di un edificio già a vocazione socio-sanitaria in quanto ospita un centro diurno per anziani e ambulatori medici.”
Il dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale, Luciano Malfer, ha evidenziato che “tramite questo progetto diamo attuazione agli obiettivi strategici stabiliti dalla Giunta provinciale nel PIAO che prevedono di attivare azioni mirate volte a favorire la transizione all’età adulta dei giovani”.
Sul fronte del lavoro, la dirigente generale dell’Agenzia del Lavoro di Trento, Stefania Terlizzi, ha concluso: “Grazie alla collaborazione con la nostra Agenzia provinciale, si svilupperanno azioni formative e di accompagnamento al lavoro. Perché il progetto Coabitazione lavora su due traiettorie: ha l’obiettivo di facilitare il percorso dei giovani verso l’autonomia, facendoli uscire di casa e, parallelamente, intende sostenerli in percorsi di ricerca professionale con il supporto del nostro servizio di incontro domanda e offerta”.
La durata del progetto è di 24 mesi e prevede la co-partecipazione con una quota mensile alla spesa per l’alloggio, mentre la restante quota parte di spese sarà coperta dalla rete di organizzazioni aderenti al progetto. I giovani saranno selezionati sulla base di tre criteri: a) autonomia del candidato (personale ed economica); b) curriculum sociale; c) competenze trasversali e professionali (in riferimento, in particolare, alle opportunità lavorative offerte della rete dei partner locali).