“Grazie per la partecipazione in questa occasione e per la passione che mettete ogni giorno nel vostro lavoro, che emerge anche dai risultati della struttura” così il presidente Fugatti. “Siamo qui a Cavalese nell’ambito del percorso che ci sta portando in tutti gli ospedali del Trentino, per ascoltare le difficoltà oggettive del sistema sanitario, a causa in primo luogo della carenza di medici, infermieri e operatori sanitari. Possiamo sottolineare che soluzioni in campo, anche se non immediate e risolutive, ce ne sono”, ha aggiunto Fugatti, citando i concorsi avviati per il reperimento del personale, sui quale Provincia e Apss hanno investito importanti risorse, e la risposta che verrà nei prossimi anni dalla Scuola universitaria di medicina.
Il presidente ha poi confermato l’attenzione dell’Amministrazione provinciale alla sanità territoriale e alle strutture “di valle” e l’impegno per garantire nei prossimi anni la piena funzionalità della struttura di Cavalese che serve questa parte del Trentino.
Il messaggio di attenzione al personale della sanità è stato condiviso dall’assessore Segnana: “Siamo qui per ascoltarvi e ringraziarvi per la fondamentale opera di presidio dei bisogni dei cittadini. Siamo qui - così Segnana - per ascoltare le criticità e i possibili ambiti di soluzione direttamente da voi con l’obiettivo di migliorare il benessere dei pazienti e degli operatori e confermare il ruolo di questo presidio nel suo territorio di riferimento”.
Tra gli elementi emersi - in un momento che ha visto la presenza per Apss anche di Pier Paolo Benetollo, direttore del servizio ospedaliero, Giuliano Brunori, direttore Area medica specialistica, Enrico Nava, responsabile distretto sanitario est - c’è innanzitutto il tema del personale e dell’attrazione dei professionisti sul territorio, oltre a trasporto sanitario, carico di lavoro degli operatori, funzionalità dei reparti, adeguamento degli spazi.
Operatori, più posti nella formazione
Rispetto ad un totale teorico per Cavalese di 310 operatori, di cui 240 sanitari, l’organico degli infermieri (un’ottantina) è quello maggiormente in sofferenza, con una carenza del 15% rispetto al fabbisogno. Va meglio per i medici, 40 nell’organico teorico ma di cui si avverte una carenza di diverse unità, affrontata anche dal contributo dei liberi professionisti.
Proprio su questo tema, l’assessore Segnana e il dg Ferro hanno ricordato gli sforzi per attrarre il personale qualificato e aumentare i posti nella formazione. “I posti messi a disposizione nella Scuola delle professioni sanitarie sono cresciuti in questi ultimi anni: se nel 2018 erano 120, nel 2022 siamo arrivati a 160 e stiamo lavorando per averne 220 nel 2023. Oltre ad aver attivato quest’anno la laurea in scienze infermieristiche ed ostetriche e il corso per assistente sanitario”, ha detto Segnana.
Pronto soccorso ampliato
Il sopralluogo ha interessato i vari reparti e spazi dell’ospedale. A partire dal pronto soccorso, punto di riferimento anche per i turisti in un ambito che copre circa oltre il 30% delle presenze in tutto il Trentino, che sarà ampliato con lavori di cinque mesi a partire da marzo, per renderlo più funzionale anche in previsione delle Olimpiadi invernali 2026. Il reparto avrà spazi riqualificati e ci saranno sei posti di osservazione breve.
Fugatti e Segnana hanno visitato gli spazi di 118 Trentino emergenza, in cui lavorano 20 autisti e 12 infermieri (in più rispetto all’organico dell’ospedale), i reparti di ortopedia e traumatologia, chirurgia, medicina, ostetricia, il day hospital oncologico che registra più di duemila accessi l’anno e 120-130 pazienti assistiti, la dialisi e il laboratorio di analisi che copre 450mila esami l’anno.
Punto nascite, 14 parti in pochi giorni
Tappa anche nel punto nascite che ha visto 14 parti nell’ultima settimana, per 24 bimbi venuti alla luce a Cavalese da inizio 2023. Un dato che rientra probabilmente nella eccezionalità dell’ostetricia ma che è comunque di buon auspicio per il futuro prossimo. Come precisato dal primario Gian Luca Marcomin, il reparto ha superato nel 2022 (132 nascite) i numeri del 2021 (112), anno in cui si erano verificate chiusure per l’emergenza pandemica.