
Secondo Casellati, l’approvazione della riforma sul premierato – attualmente in attesa della seconda lettura parlamentare – rappresenta uno degli snodi fondamentali della legislatura. “La riforma è uno dei punti del programma di governo e l’auspicio è di approvarla entro la fine della legislatura – ha spiegato – . Si tratta di una riforma che permetterà ai cittadini di sapere in anticipo chi guiderà il governo, rafforzando la trasparenza democratica e la stabilità istituzionale. Gli ultimi dieci anni di instabilità politica, oltre ad allontanare i cittadini dalle urne, sono costati all’Italia 265 miliardi di euro in maggiori interessi sul debito pubblico” ha precisato il ministro.
Un passaggio poi sulla semplificazione normativa, definita dal ministro “una leva economica che libera le potenzialità oggi frenate da una burocrazia eccessiva”. Citando i dati della CGIA di Mestre, Casellati ha ricordato come il peso degli adempimenti burocratici gravi per 80 miliardi l’anno per le imprese e per 225 miliardi per famiglie e imprese complessivamente. “Negli ultimi mesi – ha aggiunto – abbiamo eliminato quasi il 30% dello stock normativo approvato tra il 1861 1 il 1946, corrispondente a oltre 30 mila atti, l’equivalente di 40km di documenti cartacei. Abbiamo avviato un importante riordino di dieci ambiti tematici per eliminare sovrapposizioni e passaggi inutili”.
Rispondendo ad Emilia Patta, Casellati ha inoltre annunciato l’introduzione di strumenti innovativi come la valutazione dell’impatto generazionale e di genere delle normative, con l’obbligo del legislatore di chiarire gli effetti delle leggi su questi aspetti e, a livello comunitario in accordo con il Commissario europeo per la semplificazione Valdis Dombrovskis, l’istituzione di un tavolo tecnico sulla semplificazione che intervenga sin dalla fase istruttoria della normativa comunitaria.
In chiusura ancora una chiosa sul premierato: “Mi auguro si possa passare da una stabilità politica a una stabilità istituzionale”.