La mostra «Dalle ali alle ruote: il Capriolo. Epopea di una moto trentina (1951-1962)», che oggi apre le porte al Museo Caproni di Mattarello, è organizzata dalla Fondazione Museo storico del Trentino. L'allestimento – visitabile fino al 31 dicembre 2021 – è nato dalla collaborazione tra il museo storico e Registro Storico Capriolo, con il patrocinio di ASI-Automotoclub Storico italiano.
A Mattarello sono esposte motociclette Capriolo d'epoca, esemplari originali (o restaurati come gli originali), di cilindrata diversa e caratteristiche costruttive differenti. L'esposizione è inoltre arricchita da testi, foto e documenti che testimoniano l'evoluzione storica e tecnico-costruttiva di questa moto prodotta negli stabilimenti di Arco e di Gardolo, prima sotto l'insegna dell'Aero Caproni (1951-1957), poi sotto quella di Aeromere (1957-1962).
Il Capriolo uscì nel mercato italiano nel maggio del 1950, con un motore di 48 centimetri cubici a quattro tempi. Il mezzo era, all’epoca, un condensato di innovazione tecnica: un albero a gomito di traverso e la coppia conica per la trasmissione a catena, mentre la ciclistica era caratterizzata da un telaio è un monotubo superiore.
Meno di un anno arrivò il fratello maggiore, con cilindrata di 75 cc, che ebbe un successo straordinario. Il motore applicava un rivoluzionario albero verticale a due camme in testa. Il successo del Capriolo convinse la Caproni a spingersi ancora più avanti, nel 1952, con il Cento 50, un 150 cc. della stessa concezione, ma a due cilindri. La produzione cessò nel 1962.
Tutti esemplari che saranno in mostra a Mattarello da oggi e fino a fine anno, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18.
Prenotazioni: prenotazioni@museostorico.it
Informazioni: mostre.museocaproni.it, museocaproni@museostorico.it
Informazioni sul Capriolo: motocapriolo.net