Venerdì, 24 Maggio 2024 - 16:24 Comunicato 1269

Cambiamento della PA, la chiave di tutto è il capitale umano

Nella complessa sfida della modernizzazione della Pubblica Amministrazione, la strada verso il futuro è la valorizzazione delle persone. La chiave di tutto è, quindi, il capitale umano. I binari sui quali arrivare a una nuova PA sono la consapevolezza nel cogliere l’urgenza dei cambiamenti in atto a livello globale per saperli poi gestire, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale per ridurre la distanza nei confronti dei cittadini, la corretta gestione del personale e il riconoscimento del merito.
È quanto emerso, in sintesi, nell’evento a Palazzo Geremia con il Ministro per la Pubblica amministrazione e Gianni Trovati, giornalista de Il Sole 24 Ore, sul tema del cambiamento della PA.
La pubblica amministrazione sulla strada del cambiamento Nella foto: Gianni TROVATI. [ Martina Massetti - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Il ministro ha sottolineato con forza l’importanza di costruire il nostro futuro partendo dalle persone, accompagnandole nel processo di cambiamento. La PA deve essere uno sbocco professionale attrattivo, soprattutto nei confronti dei nativi digitali, non solo invogliandoli a entrare nella Pubblica Amministrazione ma creando anche le condizioni affinché rimangano. Tutto ciò richiede leadership che sappiano creare valore pubblico, premiando il lavoro delle persone e valutando i risultati in base a obiettivi realmente sfidanti. Serve anche, però, un disegno normativo che stabilisca questa linea operativa.
E poi il tema della progressione delle carriere. Accanto ai concorsi, previsti dalla Costituzione, secondo il Ministro vanno pensati percorsi di progressione che possano prevedere anche altre dinamiche di valorizzazione delle persone, come avviene in tante PA dello scenario globale. Fra gli altri “temi caldi” toccati, la formazione, una leva strategica irrinunciabile ma talvolta vista come attività di corollario, la semplificazione amministrativa e l’intelligenza artificiale che, secondo il Ministro, non cancella posti di lavoro ma lascia le persone libere di svolgere attività più qualificanti.

(ac)


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