Venerdì, 24 Maggio 2013 - 02:00 Comunicato 1445

Oggi la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore Rossi, ha adeguato il numero e intensificato le iniziative di formazione
CONTROLLI NEI CANTIERI EDILI

Oggi la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, ha modificato il Programma provinciale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il numero di cantieri da sottoporre a verifica è stabilito, a livello nazionale, dal Piano nazionale edilizia ed ammonta, per la provincia di Trento, a circa 600 cantieri annui. L'esecutivo, tenuto conto che per effetto della crisi economica in corso già nei primi mesi del corrente anno diverse imprese edili locali hanno chiuso, ha ritenuto che, nell'individuare i cantieri edili da controllare, l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari debba tenere conto del numero di imprese effettivamente presenti sul territorio.-

Il Piano nazionale edilizia fissa l'obiettivo dei cantieri da ispezionare in 1.263 cantieri/anno per l'intera Regione Trentino Alto Adige, di cui appunto circa la metà attribuiti alla Provincia autonoma di Trento. Ma vanno però tenuti presenti gli effetti della crisi economica, che hanno costretto alla chiusura, anche in questi primi mesi del 2013, alcune imprese edili del territorio. Per questo la Giunta provinciale, fermo restando la necessità di mantenere un'elevata attenzione e un costante impegno su tutti i fronti della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavori, ha ritenuto che l'Azienda sanitaria nello svolgere l'attività di controllo tenga conto della consistenza e diffusione dei cantieri effettivamente attivi in provincia durante il 2013. Naturalmente vi sono alcune tipologie di verifiche che non possono essere ridotte, quali quelli per infortuni occorsi, quelli derivanti da segnalazioni di terzi, quelli effettuati in ordine a bonifiche di amianto.
Inoltre, tenuto conto che la strategia di prevenzione che la Provincia autonoma di Trento intende privilegiare non è l'approccio sanzionatorio e repressivo ma l'adozione di misure condivise tra Amministrazione e parti sociali per la promozione della sicurezza sul lavoro, si sono volute intensificare le iniziative di informazione e supporto nei confronti delle imprese edili, in particolare verso le piccole e micro imprese e i lavoratori autonomi. (at) -