Lunedì, 22 Dicembre 2014 - 02:00 Comunicato 3271

Grazie al nuovo Programma Operativo del Fondo sociale europeo
CONCILIAZIONE TRA VITA E LAVORO: 1,4 MILIONI PER I BUONI DI SERVIZIO

Un milione e 400 mila euro per i buoni di servizio sono stati messi a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento. Lo stanziamento sulla programmazione 2007–2013 è stato deciso dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente Ugo Rossi, al fine di colmare il periodo di attesa per l'avvio della programmazione 2014 - 2020. Lo strumento risulta apprezzato ed è stato confermato nel nuovo Programma Operativo del Fondo sociale europeo per il periodo 2014-2020, approvato dalla Commissione europea il 17 dicembre scorso. Il programma è concentrato sulle azioni a favore dell'occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione e capacità amministrativa.-

Per l'attuazione dello strumento si applicano i criteri approvati dalla Giunta nella primavera del 2014 che hanno esteso il finanziamento anche ai servizi di cura dei neonati fino a 12 mesi mentre la compartecipazione delle famiglie rimane basata sull'Icef.
Tra gli strumenti di conciliazione i Buoni di Servizio, o voucher, finanziati sia attraverso il Fondo sociale europeo che con risorse provinciali, hanno un ruolo di primo piano. Introdotti in Trentino dieci anni fa, i Buoni di Servizio hanno registrato un incremento notevole negli ultimi anni, con una crescita nel 2012 e 2013 di oltre il 23 % annuo. Lo scorso anno ne sono stati assegnati 5.325, per circa 7.000 minori complessivamente coinvolti, ed una spesa a carico dell'amministrazione provinciale di oltre 4.700.000 euro. In totale, considerando l'intero periodo di programmazione 2007-2013 del FSE, la Provincia ha reso disponibili oltre 17 milioni di euro per garantire la copertura dei servizi di cura e custodia.

Attualmente i Buoni di Servizio coinvolgono 130 Soggetti Erogatori di Servizi che impiegano circa 500 risorse professionali. I servizi si articolano su tre fasce di età:
- i servizi per la primissima infanzia per i bambini dai 3 mesi ai 3 anni che nel 2013 hanno assorbito oltre il 50% delle risorse finanziarie, per garantire i servizi di conciliazione "asili nido";
- i servizi per l'infanzia per i bambini dai 3 anni ai 6 anni: per questi le risorse coprono essenzialmente i servizi per i bambini attivati nei periodi di chiusura delle scuole materne (estate);
- i servizi estivi per i bambini/ragazzi dai 6 anni ai 14 anni laddove le risorse coprono essenzialmente i costi per le colonie estive e per i servizi chiamati "compiti insieme" attivati nei periodi di chiusura estiva degli istituti scolastici o durante l'anno scolastico, generalmente il venerdì pomeriggio.

Lo stanziamento approvato oggi permette di dare continuità al servizio nel periodo ponte tra la vecchia e nuova programmazione, che anzi si pensa di potenziare prevedendo che i servizi di cura dei neonati vengano portati dagli attuali 12 mesi a 36 mesi.
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