Lunedì, 09 Febbraio 2015 - 02:00 Comunicato 290

Approvato il disegno di legge di riordino
COMPETITIVITÀ, MERITO E FLESSIBILITÀ: ECCO LE PAROLE CHIAVE DELLA RIFORMA DELLA DIRIGENZA PROVINCIALE

Una pubblica amministrazione più veloce nel rispondere ai cittadini e pronta a cogliere le sfide dell'innovazione e della competitività. Questo l'obiettivo del disegno di legge di riordino della dirigenza e dell'organizzazione della Provincia, approvato oggi dalla Giunta provinciale. "Abbiamo di fronte sfide delicatissime, in un momento storico di grande cambiamento – ha detto il presidente Ugo Rossi commentando l'approvazione del disegno di legge – per affrontarle e vincerle risulta strategico avere al proprio interno un apparato dirigenziale sempre più dotato di leadership, capace di essere di esempio per i propri collaboratori, fortemente orientato ai risultati e ai bisogni del cittadino e delle imprese e dunque maggiormente coinvolto e responsabilizzato nel governo dell'Autonomia". "La domanda di dirigenza non è statica, varia nel tempo - ha detto ancora il presidente Ugo Rossi - e questo significa che dobbiamo introdurre nel sistema elementi di flessibilità".
La Giunta definirà il fabbisogno di dirigenti anche in relazione ai pensionamenti e al ridisegno della struttura.
"Non ci saranno più incarichi 'a vita' - spiega Rossi - ma personale dirigenziale appositamente selezionato ed è previsto che l'incarico possa essere revocato in presenza di una valutazione negativa.
L'altra parola chiave della riforma è merito. Con l'istituzione dell'albo dei dirigenti verranno definiti meccanismi di ingresso attraverso percorsi concorsuali e meccanismi di valutazione del potenziale del dipendente, che tengano conto non solo dei titoli e dell'anzianità di servizio, ma anche delle specifiche competenze e professionalità".
Sempre in materia di personale, la Giunta ha approvato oggi anche un importante provvedimento di carattere gestionale: la nomina del nuovo nucleo di valutazione della dirigenza.-

Il disegno di legge approvato oggi dalla Giunta provinciale, dopo una fase di consultazione e di approfondimento con le parti sociali, costituisce il primo importante tassello di un più complessivo disegno riformatore, che si completerà con il piano strategico del personale e quello relativo ai pensionamenti, che vedranno la luce a breve. La nuova normativa prevede il ridisegno delle modalità di accesso alla dirigenza, con l'istituzione di un albo dal quale il governo provinciale attingerà per l'assegnazione degli incarichi, la riduzione della durata degli incarichi, la rotazione degli stessi dopo un determinato periodo di permanenza e l'obbligo di formazione continua.
Queste, in sintesi, le principali novità del disegno di legge:
Modalità di accesso
Per accedere alla qualifica di dirigente, nell'ambito di una procedura mista fra corso e concorso, oltre alle competenze tecniche, teoriche e pratiche relative all'ambito di competenza, saranno richieste anche attitudini legate alla capacità di direzione e di orientamento al risultato, nonché la conoscenza del contesto socio-istituzionale (in particolare del sistema autonomistico). L'amministrazione spingerà molto per un sistema di accessi dove il personale interno si metta in gioco con gli esterni. In quest'ottica, alla possibilità di ricorrere in maniera più limitata alla sostituzione con personale interno, è stato affiancato l'assorbimento provvisorio da parte di altro dirigente in attesa di copertura del posto da parte di titolare.
Più spazi per i giovani
E' prevista la possibilità che giovani con alto potenziale, valutato positivamente con le migliori tecniche ad oggi conosciute nel campo del reclutamento di personale, possano accedere al concorso da dirigente prescindendo, almeno in parte, dal requisito della mera anzianità di servizio.
Non più incarico a vita
Si passa da una necessaria corrispondenza fra qualifica e incarico ad una corrispondenza solo eventuale fra questi due momenti. Il dirigente valutato negativamente può infatti essere messo a disposizione per un periodo di tre anni, in posizione di staff, senza la retribuzione di risultato. A tale riguardo nel ddl sono stati cristallizzati i numeri della dirigenza che devono essere non superiori al 2,4% della dotazione di personale in servizio al 31.12.2014. Allo stesso modo è previsto il numero massimo di strutture organizzativa pari a 10 dipartimenti, direzione generale, avvocatura e 55 servizi più le agenzie che saranno coperte in relazione ad un fabbisogno approvato ciclicamente dalla Giunta provinciale in relazione all'uscita di personale ove la struttura non venga soppressa o accorpata.
Mobilità
Costituisce strumento ordinario di gestione delle figure dirigenziali, iscritte all'albo, la mobilità interna (fra strutture) ed esterna (verso gli enti pubblici strumentali) anche nel rispetto delle norme anticorruzione per le strutture a maggior rischio. E' prevista anche la possibilità di mobilità verso il privato.
Carriera manageriale e professionale
Separazione fra la carriera manageriale e quella professionale: è previsto, nell'ambito di contingenti fissati dalla giunta provinciale, l'incarico di professional per il personale di categoria D che dimostri conoscenza approfondita di tematiche di assoluto rilievo per l'Amministrazione.
Formazione
Ora diventa obbligatoria (prima non lo era) con assegnazione di crediti formativi.
Valutazione
Viene ribadito che la valutazione costituisce un presupposto fondamentale per il conferimento dell'incarico.
NOMINA DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
La Giunta provinciale ha oggi nominato il nucleo di valutazione della dirigenza, che avrà pieno mandato di accompagnare il riordino previsto dal disegno di legge. Si tratta di un organismo preposto alla "certificazione" delle valutazioni effettuate sulla dirigenza, utilizzando una metodologia per la quale vengono considerate sia la parte legata al raggiungimento degli obiettivi sia quella legata alla capacità di interpretare il ruolo dirigenziale.
Il nucleo sarà impegnato anche nella valutazione del personale dirigenziale della scuola e nei confronti degli Enti strumentali e opererà in posizione di piena autonomia. Dopo un attento esame dei curriculum pervenuti sono state chiamate a far parte del nucleo di valutazione persone che abbiamo già operato in contesti organizzativi complessi a livello nazionale. I compensi previsti sono stati ridotti del 10% anche se il nucleo assumerà funzioni maggiori di quello precedente, nel senso che dovrà attestare il sito amministrazione trasparente all'agenzia nazionale anticorruzione. Resterà in carica dal 16 febbraio 2015 al 31 dicembre 2016.
Quattro i componenti nominati:
dott. Pietro Bevilacqua (presidente);
prof.ssa Sara Cervai;
dott.ssa Chiara Pollina;
dott. Bruno Susio.
(fm) -