Il Piano d'Azione del Consiglio d'Europa sulla coesione sociale, approvato dal Comitato dei ministri nel luglio 2010, si propone di rafforzare l'impegno di tutti gli attori della società verso l'obiettivo di assicurare il benessere di tutti, generazioni future incluse, tramite una maggiore e più efficace condivisione delle responsabilità sociali; a tal fine, si affida ad un approccio duplice: ascendente (bottom-up) per dialogare con i cittadini e costruire una visione del futuro a tutti i livelli; discendente (top-down) per adattare le politiche pubbliche alle aspettative e alle esigenze dei cittadini.
Per l'attuazione del Piano è stata messa a punto una metodologia partecipativa denominata SPIRAL (Societal Progress Indicators through Responsibility of All) resa disponibile a tutti coloro che desiderano adottare questo approccio sul proprio territorio. La metodologia si avvale di una griglia di valutazione e progettazione delle politiche pubbliche per individuare nuove vie di azione e priorità finalizzate a rafforzare la coesione sociale ed a dotarsi di indicatori di progresso che riflettono le aspettative degli abitanti dei diversi territori.
Il Comune di Pergine Valsugana ha già sperimentato nel corso del triennio 2010-2012, con il supporto dell'Agenzia provinciale per la famiglia, sul proprio territorio tale metodologia. Altri otto comuni trentini - Arco, Riva del Garda, Mezzolombardo, Roncegno Terme, Brentonico, Cavalese, Varena e Caldes - che hanno già acquisito il marchio "Family in Trentino" e che si sono pertanto qualificati come comuni particolarmente attenti e sensibili al benessere delle famiglie - hanno formalmente manifestato l'interesse a sperimentare il modello europeo al fine di verificare la possibilità di introdurre il metodo Spiral tra i requisiti provinciali di "Comune amico della famiglia". Anche la Comunità della Valle di Non, Ente coordinatore del Distretto famiglia della Valle di Non, ha manifestato la volontà di intraprendere tale percorso. (cz)
-