La famiglia è un soggetto da promuovere, è stato detto dall’autrice del libro Linda Pisani, e non un caso da assistere: investire nella famiglia significa ridurre i costi sociali, perché se le famiglie stanno bene, la società sta bene; significa alimentare un “humus sociale” che potenzia la crescita di una sana e serena comunità, attenta allo sviluppo culturale e all’innovazione.
In Trentino la legge provinciale sul “Benessere familiare”, promulgata nel marzo 2011, in stretta sinergia con le amministrazioni locali cura il potenziamento del ruolo delle famiglie affinché possano sentirsi protagoniste attive nell’attuazione delle loro funzioni sociali ed educative. Le corrette politiche familiari sostengono la genitorialità, consolidano i rapporti interni alla famiglia e le relazioni tra le famiglie, alimentano le reti di solidarietà. Non con una logica assistenzialistica, ma attuando un riorientamento delle politiche e dei servizi, per sostenere il benessere familiare secondo una logica di rete e condivisioni. È un nuovo concetto di welfare che genera, addirittura, sviluppo economico, come è emerso nel corso di questa edizione del Festival. Modelli come i "Comuni amici della famiglia" e i "Distretti Famiglia" stanno talmente funzionando bene, è stato detto oggi, che dal Trentino si stanno diffondendo nel resto d'Italia e d'Europa. E sono a costo zero per le amministrazioni.
In “Big Family” tutto questo è raccontato attraverso la voce delle famiglie numerose. Il libro, infatti, è una raccolta di big stories che partono da una battuta di Mario Sberna, presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, intervenuto oggi: “Fare i genitori è sempre un mestiere difficile, ma dal quarto figlio la strada è tutta in discesa”.
Che in quella battuta ci fosse del vero Pisani l'ha scoperto raccogliendo le storie di chi ha tanti figli. Mogli e mariti che si sentono una squadra, come Alice e Filippo che si definiscono interscambiabili; Gemma e Giacomo che hanno cresciuto quattro figli senza asili nido; Laura e Gianluca che sono davvero stanchi nel sentirsi dire “Ma non ce l’avete la tv?”. E poi ci sono Luca e Anna Maria che con i loro 10 figli si definiscono i “veri rivoluzionari dei tempi moderni” e anche le ragazze e i ragazzi delle famiglie numerose, che studiano, lavorano, che si occupano di fratelli e sorelle come in una tribù, banalmente meno attenti all’ultimo modello di smartphone, ma più accorti a fare tanto con meno. Non c’è demagogia nei loro racconti, ma tanta forza e serenità nell'affrontare il futuro. Un libro che, usando le parole dell’autrice, racconta soprattutto “storie di sogni, impegni, difficoltà, conti che non tornano (ma anche sì), tazze riempite di spazzolini da denti, scarpe lasciate in giro, libri e quaderni che non si trovano, fiumi di lacrime da consolare, sorrisi moltiplicati per ogni lettino. Sono storie di rocamboleschi incastri per arrivare a fine mese, o semplicemente a fine giornata”.
L’incontro di questo pomeriggio ha ospitato un simpatico personaggio-dinosauro come moderatore dei tempi e per tutta la durata dell’evento è stato offerto intrattenimento ai più piccoli nella sala Wolf del palazzo della Provincia, dove i giovanissimi hanno potuto assistere ad uno spettacolo appositamente allestito e pensato per loro.
L’autrice
Veneta di origini, Linda Pisani vive e lavora in Trentino. Giornalista, si occupa di comunicazione e di tematiche legate all’attualità, all’economia sociale e nuovi modelli culturali. È mamma di Martina, 13 anni. Autrice del libro “Big Family. Storie straordinariamente normali di famiglie numerose”, un’idea nata dall’Agenzia per la famiglia di Trento, per l’Agenzia ha scritto anche “Co_Economy. Nuovi paradigmi per mamme imprenditrici”, storie di co-manager per promuovere lavoro e maternità.