
L’appuntamento, ospitato nella spettacolare cornice del Rifugio Fuciade, a quasi 2.000 metri di altitudine, sopra Passo San Pellegrino in Val di Fassa, ha richiamato un pubblico attento e partecipe, che ha raggiunto il luogo del concerto dopo un'escursione tra i boschi della Val di Fassa. Una platea silenziosa e raccolta, immersa nel paesaggio ancora innevato di inizio giugno, ha assistito a una performance che ha unito epoche e linguaggi diversi in un dialogo profondo e sorprendente.
Baricco ha offerto una selezione di letture tratte dai suoi testi più iconici, alternandole a riflessioni inedite e spunti evocativi, mentre le note dei Diabolus in Musica – eseguite su strumenti d’epoca – amplificavano il potere evocativo delle sue parole. Un’esperienza immersiva, quasi fuori dal tempo, che ha confermato ancora una volta la forza del format del festival: portare l’arte nei luoghi della natura, senza filtri, senza palcoscenico, senza confini.
Le voci dei protagonisti
Maurizio Rossini, Amministratore Delegato di Trentino Marketing, ha dichiarato: “Quella del 2025 è un’edizione speciale de I Suoni delle Dolomiti: celebriamo trent’anni di un sogno che ha unito musica e montagna, trasformando paesaggi straordinari in scenari naturali per concerti unici e irripetibili. In questo lungo viaggio abbiamo ospitato oltre 900 artisti, tra cui alcuni tra i più grandi interpreti della scena musicale mondiale. Un ringraziamento speciale va a Mario Brunello, che ha condiviso fin dall’inizio visione e passione, contribuendo in modo decisivo a definire l’identità del festival.
Il mio pensiero riconoscente va a Paolo Manfrini, ideatore e anima del progetto, che con competenza, passione e umanità ha reso possibile tutto questo. A lui è dedicato il concorso musicale del trentennale, rivolto a giovani musicisti under 35, le cui prime vincitrici sono Le Scat Noir, un trio vocale jazz al femminile. Grazie anche a Chiara Bassetti, che ha condiviso con Paolo questo percorso, arricchendolo con la sua sensibilità, la visione organizzativa e il radicamento nel territorio. Oggi I Suoni delle Dolomiti sono un simbolo di cultura e sostenibilità, capaci di parlare al mondo intero e di raccontare un Trentino che unisce natura, arte e rispetto per l’ambiente. Guardiamo al futuro con entusiasmo: continueremo a sognare, innovare e camminare insieme.”
Mario Brunello, violoncellista e direttore artistico de I Suoni delle Dolomiti, ha affermato:
“Per festeggiare questo importante traguardo, abbiamo voluto un momento speciale che unisse parola e musica, pensiero e ascolto. Alessandro Baricco ha accettato con grande disponibilità di partecipare, portando il suo racconto su ciò che sta all’origine della musica: le emozioni, le storie, le tensioni profonde che la generano. Ad accompagnare il suo intervento, Diabolus in Musica. Un modo per guardare indietro, ma soprattutto per continuare a camminare avanti, con la stessa passione di sempre".
Nicolò Weiss, Direttore APT Val di Fassa: "I Suoni delle Dolomiti sono possibili grazie alla collaborazione concreta del territorio. Un sentito ringraziamento va al Comune di Soraga, ai proprietari dei prati, al Rifugio Fuciade, al Soccorso Alpino del Trentino, alla Croce Rossa di Vigo di Fassa alle forze dell’ordine. La Val di Fassa ha da sempre un legame profondo con questo festival: un rapporto fatto di accoglienza, partecipazione e identità condivisa. È anche grazie a questo spirito che ogni edizione riesce a essere così speciale.”
Massimo Bernardi, Direttore MUSE – Museo delle Scienze: “Il percorso condiviso in questi anni tra il MUSE e I Suoni delle Dolomiti è stato davvero meraviglioso. Questo festival compie oggi un’azione quanto mai necessaria: mette la cornice dentro il quadro. Siamo abituati a raccontare storie, a dipingerle. Ma le grandi emergenze del nostro tempo ci chiedono di ampliare lo sguardo, di ripensare le relazioni tra uomo, natura, cultura. Il contesto deve diventare testo, contenuto. Portare un evento musicale in quota significa portare anche il significato del luogo”.
Con questo evento, I Suoni delle Dolomiti apre ufficialmente una stagione che si preannuncia ricchissima: da fine agosto a ottobre ben 18 appuntamenti tra concerti all’alba, trekking musicali e incontri d’autore, animeranno le Dolomiti del Trentino, coinvolgendo artisti di fama internazionale e giovani promesse della scena musicale contemporanea.
La 30ª edizione del festival prenderà ufficialmente il via il 27 agosto alle ore 12.00, Malga Tassulla nelle Dolomiti di Brenta, con una performance di musica classica del Teophil Ensemble Wien, composto da musicisti dei Wiener Philharmoniker. L’edizione 2025 proseguirà fino al 4 ottobre con un ricco programma di concerti ed eventi immersi negli spettacolari scenari delle Dolomiti trentine.
Il 29 agosto alle ore 12.00, nella Località Tresca, in Val di Fiemme, al cospetto del Gruppo del Latemar e del Monte Agnello, relitto geologico del vulcano giurassico di Predazzo, sarà la volta del coro femminile Le Mystère des Voix Bulgares famoso in tutto il mondo, che intreccia le tradizioni bulgare con la contemporaneità.
Il giorno seguente, 30 agosto, sempre alle ore 12.00, Malga Spora, sull’Altopiano della Paganella, accoglierà un altro concerto di world music nella suggestiva cornice delle Dolomiti del Brenta, con protagonisti Avi Avital, Giovanni Sollima, Alessia Tondo e Giuseppe Copia.
Il 2 settembre, alle ore 12.00, ai Laghi di Bombasel nel Gruppo del Lagorai Le Scat Noir, formazione tutta al femminile risultata prima al concorso dedicato a Paolo Manfrini, suonerà in concerto.
Il 4 settembre, alle ore 6.30, presso Col Margherita, uno dei punti più panoramici sulle Dolomiti della Val di Fassa e dell’Agordino, sopra Passo San Pellegrino, si terrà L’Alba delle Dolomiti, un concerto di musica tradizionale e jazz che accompagnerà il sorgere del sole. L’evento vedrà protagonista la musica di Wu Wei, uno dei più grandi virtuosi dello sheng, strumento tradizionale cinese, insieme con il fisarmonicista Pascal Contet e il contrabbassista Alexis Baskind.
Il 6 settembre, ore 12.00 a Malga Canvere in Val di Fiemme, i Les Mécanos, un gruppo di 10 cantanti francesi, daranno vita a un’esperienza musicale inedita, che mescola la tradizione vocale francese e occitana con suoni contemporanei.
Il 9 settembre, alle 12.00, il festival farà tappa nell’anfiteatro naturale di Località Prati Col nella Val Canali, ai piedi delle Pale di San Martino, con un incontro speciale tra parole e musica: Marco Paolini e Alberto Ziliotto presenteranno “Bandiera bianca. L’irresistibile ascesa della vocazione turistica Cristo è resort”, che nasce per il trentennale del Festival e si inserisce nel progetto “Atlante delle Rive” dedicato alle acque e che esplora la montagna al tempo della globalizzazione, con una riflessione sul fenomeno turistico delle Dolomiti.
Dal 12 al 14 settembre si terrà uno degli eventi più iconici del festival: il Trekking dei Suoni, un’esperienza esclusiva con Mario Brunello e il Quartetto Prometeo, che cammineranno insieme ai partecipanti portando la musica da camera tra i paesaggi unici delle Dolomiti di Brenta. Il trekking si concluderà il 14 settembre alle ore 12.00 con una performance al Rifugio Brentei, dove verrà eseguito il celebre “Quintetto op. 163” di Franz Schubert, capolavoro della musica da camera.
Il 17 settembre, sempre alle ore 12.00, a Madonna di Campiglio, presso Malga Brenta bassa, il pubblico potrà ascoltare un altro progetto speciale che vede protagonisti Paolo Fresu e l'Orchestra Haydn, diretta da Alessandro Bonato, in un incontro tra jazz e musica classica. Questo concerto è pensato per essere fruito anche da persone con disabilità motoria e uditiva.
Il 20 settembre, sempre alle ore 12.00, a Madonna di Campiglio, presso il Camp Centener sulle Dolomiti del Brenta, Daniel Norgren, celebre cantautore noto per la colonna sonora del film “Le otto montagne”, sarà in concerto, con brani introspettivi.
Il giorno seguente, il 21 settembre, alle ore 12.00, a Sagron Mis (San Martino di Castrozza), ai piedi delle Pale di San Martino e del Cimonega - Vette Feltrine, la violoncellista cubana Ana Carla Maza, nell’ambito del Caribe World Tour, mescolerà il jazz latino con influenze pop e rock, in una performance che promette di emozionare e sorprendere il pubblico. Questo concerto è pensato per essere fruito anche da persone con disabilità motoria e uditiva.
Il 23 settembre, alle ore 12.00, presso il parco di Villa Welsberg all’imbocco della Val Canali, con le Pale di San Martino come sfondo, il festival ospiterà un originale adattamento de “Il Flauto Magico” di Mozart, con Elio nel ruolo di narratore e baritono, insieme al soprano Scilla Cristiano e al Philharmonic Oboe Quartet dei Berliner Philharmoniker, in una nuova rilettura musicale dell’opera. Questo concerto è pensato per essere fruito anche da persone con disabilità motoria e uditiva.
Il 27 settembre, alle ore 12.00, presso il rifugio Torre di Pisa in Val di Fiemme nel gruppo del Latemar il Kebyart, un quartetto di sassofoni, porterà la sua energia sulle Dolomiti, presentando un ampio repertorio di stili musicali.
Per celebrare la chiusura del trentennale del festival I Suoni delle Dolomiti, il 30 settembre, il 2 ottobre e il 4 ottobre si terrà un evento speciale dal respiro europeo: un’orchestra come metafora di una società ideale, dove ogni componente ascolta, collabora e lavora in armonia per un obiettivo comune. I protagonisti saranno i giovani musicisti provenienti da tutta Europa dell’EUYO (European Union Youth Orchestra) e dell’Accademia Stauffer di Cremona, impegnati in una residenza artistica di una settimana in Val di Fassa, sotto la direzione del maestro Jean-Christophe Spinosi.
Il 30 settembre, alle 12.00, al Rifugio Vajolet, nel cuore del Catinaccio, suonerà l'Euyo Wind Quintet, un gruppo di musicisti classici.
Il 2 ottobre, alle 12.00, sarà invece la volta del concerto del Quartetto Thumòs al Rifugio Contrin ai piedi della Marmolada, per un'altra tappa imperdibile.
Il festival si concluderà il 4 ottobre alle ore 12.00, nei pressi del Rifugio Fuciade in Val di Fassa, con il concerto dell'Euyo&Stauffer European Orchestra, diretta da Jean-Christophe Spinosi, che celebrerà il trentennale de I Suoni delle Dolomiti con la “Sinfonia Pastorale” di Beethoven, un’ode alla bellezza naturale delle montagne, eseguita da giovani talenti provenienti da tutta Europa. Questo concerto è pensato per essere fruito anche da persone con disabilità motoria e uditiva.
La 30esima edizione del festival si prospetta imperdibile. Tutti i luoghi sono raggiungibili a piedi con percorsi di varia intensità e tutti i concerti sono gratuiti ad eccezione del Trekking dei Suoni.
Gli eventi in programma non solo offrono un’esperienza unica in cui la bellezza dei paesaggi si intreccia con le performance di artisti di fama internazionale, ma rappresentano anche un'importante occasione per sensibilizzare il pubblico sulla tutela dell’ambiente, valorizzando le Dolomiti, Patrimonio mondiale UNESCO, e promuovendo un turismo consapevole e sostenibile. Particolare attenzione è rivolta all’accessibilità e all’inclusione, con 4 eventi pensati per garantire la piena partecipazione anche alle persone con disabilità, affinché tutti possano vivere appieno la magia e i valori del festival. Un’esperienza immersiva dove il silenzio diventa ascolto, la fatica del cammino si trasforma in condivisione e l’armonia con la natura si unisce al rispetto per l’ambiente e alla sostenibilità.
Tutte le informazioni sul sito www.isuonidelledolomiti.it/
I Suoni delle Dolomiti è un progetto di comunicazione e di turismo culturale e ambientale ideato e curato da Trentino Marketing insieme con le Aziende per il Turismo della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Val di Non, di Madonna di Campiglio e di Dolomiti-Paganella e con la collaborazione di SAT, Associazione Rifugi, MUSE, Guide Alpine del Trentino, Soccorso Alpino del Trentino, Croce Rossa del Trentino.
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