
“Con questo intervento – sottolinea l’assessore Marchiori – si vuole dare un impulso alla reimmissione nel circuito locativo degli alloggi mantenendo in efficienza il patrimonio abitativo di edilizia pubblica, responsabilizzando al contempo gli inquilini che si accollano l'onere di eseguire i lavori. L’iniziativa coinvolge ITEA S.p.A., le Comunità di Valle e il Territorio Val d’Adige e le persone collocate nelle graduatorie di edilizia abitativa pubblica approvate dagli enti locali”.
ITEA S.p.A. è chiamata ad individuare gli alloggi da destinare all’autorecupero, gli interventi necessari a renderli disponibili alla locazione purché rientranti nell’attività di edilizia libera, nonché l’importo di spesa massima rimborsabile, nel limite massimo di 8.000 euro.
Con riferimento agli alloggi individuati da ITEA S.p.A., gli enti locali predisporranno e pubblicheranno i relativi bandi. Le persone interessate potranno presentare la domanda di autorecupero solo presso l'ente locale ove sono collocate nelle rispettive graduatorie di edilizia abitativa pubblica.
Gli enti locali raccoglieranno le domande e approveranno le relative graduatorie. A seguito dell’accettazione dell’alloggio da parte del soggetto interessato, ITEA S.p.A. stipulerà con questo il contratto di comodato per l'esecuzione degli interventi in autorecupero che regolamenterà, tra il resto, gli obblighi in capo all'esecutore dei lavori e le sue responsabilità.
Il soggetto interessato potrà eseguire i lavori personalmente (in economia) o avvalendosi di una o più imprese o lavoratori autonomi entro il termine previsto nei criteri e ne sosterrà le relative spese.
Una volta eseguiti correttamente i lavori in autorecupero, ITEA S.p.A. stipulerà il contratto di locazione con il soggetto interessato. Inoltre, a seguito della presentazione della rendicontazione delle spese sostenute secondo le modalità e le tempistiche previste nei criteri, ITEA S.p.A. determinerà l’importo della somma da rimborsare e la erogherà.