Martedì, 24 Giugno 2025 - 17:56 Comunicato 1751

Illustrato il disegno di legge che contiene interventi per imprese, potere di acquisto delle famiglie, natalità
Assestamento, una manovra da 879 milioni sul 2025

Una manovra economica che muove risorse aggiuntive per 878,7 milioni, con misure dedicate al sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori e delle famiglie, alla natalità e al sistema economico, confermando la spinta data dagli investimenti pubblici per la crescita economica e la competitività del territorio. È quanto prevede il disegno di legge di assestamento del bilancio di previsione 2025-2027 della Provincia autonoma di Trento illustrato oggi alle categorie economiche e ai sindacati dal presidente Maurizio Fugatti assieme al vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli, agli assessori Giulia Zanotelli (agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali) e Mario Tonina (salute, politiche sociali e cooperazione), alla presenza anche del direttore generale della Provincia Raffaele De Col e della dirigente del dipartimento Affari finanziari Luisa Tretter.
Un momento utile per raccogliere i pareri e i contributi sulla proposta di legge che dopo il passaggio al Cal di domani e il via libera in Giunta approderà alle commissioni consiliari competenti e quindi al consiglio provinciale per l’iter di approvazione.
“L’assestamento 2025 del bilancio di previsione triennale conferma un valore importante, di quasi 900 milioni di ulteriori risorse in buona parte derivanti da maggiori entrate per il migliorare andamento dell’economia, rinnovando alcune scelte strategiche e puntando fortemente su alcune misure: il sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori e delle famiglie, gli incentivi alla natalità che vengono accorpati in modo strutturale, l’aliquota Irap al 2% per le imprese che investono sulle retribuzioni. Interventi che riprendono alcune proposte emerse nel tavolo di lavoro sui salari e che vanno nella direzione di sottoscrivere il patto tra imprese, lavoratori e istituzioni pubbliche per la crescita del Trentino e la tutela dei redditi”, ha precisato il presidente Fugatti.

“Nel complesso - ha aggiunto il presidente - si tratta di una manovra che ha l’ambizione di rispondere al quadro di incertezza internazionale dei mercati e alle stime di minore crescita a livello nazionale e non solo confermando il valore strutturale degli investimenti sul Pil, sui quali questa amministrazione punta in continuità con la precedente. Basti pensare che sono inseriti 525 milioni di nuovi stanziamenti per le opere pubbliche”. Tra questi, ha precisato il presidente, ci sono 235 milioni sul capitolo strade e ciclabili con ulteriori 100 milioni per la variante di Tenna, che arriva a 200 complessivi finanziati, 100 milioni per la ferrovia Rovereto-Riva del Garda in attesa del protocollo che sarà siglato con RFI, 120 milioni di integrazione per il Polo ospedaliero e universitario del Trentino, 49 sull’edilizia scolastica, 16 di integrazione per la funivia Trento-Bondone. 

Così Fugatti che assieme al vicepresidente Spinelli e agli assessori Zanotelli e Tonina è sceso nei particolari delle misure.

Misure per il sostegno a lavoratori, famiglie, natalità
Oltre alle risorse per i rinnovi contrattuali del comparto pubblico (con l’obiettivo di aumentare del 6% le retribuzioni già nel 2025) nell’ottica del sostegno al potere d’acquisto e come stimolo al settore privato, la Giunta in continuità con i precedenti interventi in materia ha elevato l’estensione dell’addizionale Irpef portandola a 30mila euro per tutti (anche per chi non ha figli a carico) e confermando per chi ha redditi superiori, fino a 50mila euro, la detrazione di 246 euro per ciascun figlio.

Nell’ambito del Patto con le imprese, di cui è prevista la sottoscrizione, in continuità con quanto già previsto nella manovra di bilancio di previsione si individuano importanti meccanismi per stimolare il settore privato all’adeguamento dei salari attraverso la contrattazione di secondo livello e per evitare la presenza sul territorio di “lavoro povero”.

Viene ridotta l’aliquota Irap di un ulteriore 0,68%, portando al 2%, per le imprese che adottano, rinnovano o integrano contratti di primo o secondo livello che prevedono miglioramenti retributivi per i dipendenti.

Di carattere strutturale l’intervento di incentivo alla natalità che va a incidere sul terzo figlio, sostituendo il bonus e accorpando le precedenti misure sul tema. Si introduce un assegno di 400 euro mensili per 10 anni per i nuclei che decidono di avere il terzo figlio e hanno un Icef inferiore a 0,4. Importo che diventa di 250 mensili sempre per 10 anni per i nuclei con Icef sopra lo 0,4 oppure che non presentano dichiarazione. Questo si coniuga con un aspetto che attiene al lavoro. “Vengono previsti 200 euro mensili ulteriori - ha precisato Spinelli - per le madri che, al compimento del terzo anno di vita del figlio, si attivano o riattivano nel mercato dell’occupazione. Una misura di politica attiva del lavoro”.

Nel corso dell’incontro è proseguita l’illustrazione nel dettaglio. Il vicepresidente Spinelli ha presentato la parte sul sostegno al sistema economico e produttivo (con una forte attenzione al mondo industriale e sul tema Dana, affinché i nuovi acquirenti possano portare avanti il sito produttivo nel modo migliore), l’assessore Zanotelli la parte dedicata all’agricoltura, quindi l’assessore Tonina il capitolo sanità che comprende tra i diversi punti i rinnovi dei contratti per gli operatori sanitari.
Al termine dell’illustrazione il dibattito con gli interventi dei rappresentanti delle categorie economiche e dei sindacati.

Scarica il service video > https://drive.google.com/drive/folders/1phTKX0XCz7_D2cKGI6xNHmgZmVZaFHl5

(sv)


Immagini