Lunedì, 28 Aprile 2025 - 15:26 Comunicato 995

Assegnati il Premio EUSALP e il premio CinemAMoRe nell'ambito del Trento Film Festival

Prosegue fino al 4 maggio il Trento Film Festival che con 126 film e 165 eventi in programma offre una 73° edizione all’insegna del dialogo, del confronto e delle contaminazioni. 14 sono i riconoscimenti speciali offerti da associazioni o enti partner del Festival, attribuiti da giurie indipendenti: in questi giorni sono stati assegnati il Premio EUSALP, il premio CinemAMoRe, il Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck, nonché i premi Antropocene MUSE e Cinema per i diritti umani.
Le capre di Margone [ Trento Film Festival]

Il Premio EUSALP "Quello che mi tiene qui" è stato assegnato a "Le Capre di Margone" del regista zambiano Misheck Shikabeta (Italia / 2024 / 16'). Istituito dalla Provincia autonoma di Trento, il Premio EUSALP è attribuito al soggetto che ha saputo cogliere, con maggiore aderenza, lo spirito che supporta la Macroregione alpina, ovvero le tematiche quali la sostenibilità, l’inclusione, con particolare riferimento alle regioni che favoriscono la scelta del contesto alpino quale luogo di lavoro e di vita. Per la giuria l’originalità e la freschezza del messaggio riesce a valorizzare appieno il processo di economia circolare in connessione con la tenacia dello stile di vita promosso da giovani imprenditori legati alla cultura del territorio. La resistenza e la permanenza delle attivita agro-silvo-pastorali attraverso il recupero di metodi di allevamento antichi sono l’emblema delle comunità montane che lottano per rimanere vive e attrattive. Misheck Shikabet, classe 1994, è un regista e fotografo zambiano nato e cresciuto a Lusaka che lavora tra lo Zambia e l'Italia.

Due menzioni speciali sono state assegnate a "Mountain Roots" di Carrie Mccarthy e Mark Pedri (Stati Uniti, Italia / 2025 / 28') e a "Cincanta" di Paolo Vinati (Italia / 2024 / 22'). 

Il Premio CinemAMoRe - istituito dal RAM Film Festival, Trento Film Festival e Religion Today Film Festival e destinato alla miglior opera della sezione Orizzonti Vicini realizzata da autori nati o attivi in Trentino Alto-Adige, o prodotta da case di produzione o soggetti con sede in regione, o che hanno per oggetto luoghi, protagonisti e temi della regione - è stato assegnato a "Svalbard: Silent Games" di Francesco Biscaglia (Italia / 2025 / 52'). Secondo la giuria, l’opera del giovane regista e quella che meglio incarna lo spirito dei tre festival: (RAM, RT e TFF), legandoli con un’ideale filo rosso: ricostruisce la memoria con filmati d’archivio, indaga l’aspetto religioso-simbolico attraverso immagini significative, non trascurando l’aspetto esplorativo del luogo. Francesco Biscaglia, classe 2003, è un regista e produttore trentino. 

Una menzione speciale è stata assegnata a "Conigli al Cimitero" di Filippo Maria Pontiggia (Italia / 2024 / 28'). "Conigli al Cimitero" ha ottenuto anche il Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck, istituito dalle tre Università per premiare opera di particolare valore culturale realizzate da autori di eta inferiore ai 33 anni. Diplomato al Liceo Artistico di Aosta, Filippo Maria Pontiggia e selezionatore al FrontDoc Film Festival e videomaker per il CervinoCinemountain.

Due menzioni sono state attribuite a "O Jardim em Movimento" di Ines Lima (Portogallo / 2024 / 18') e a "Muyeres" di Marta Lallana (Spagna / 2023 / 77').

Il Premio Antropocene Muse, istituito dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento e assegnato all’opera che meglio racconta il rapporto tra l’umanità e il resto del mondo naturale nell’epoca dell’Antropocene, è stato assegnato ad “Apple Cider Vinegar” di Sofie Benoot (Belgio/2024/80’). La regista del film vincitore, Sofie Benoot, è nata a Bruges nel 1985, ma vive e lavora a Bruxelles. È insegnante al master in cinema della LUCA School of Arts di Bruxelles e ha vinto il Premio Caligari alla Berlinale con il film "Victoria" nel 2020. I suoi film sono dei collage di storie diverse, assemblati con cura in modo da rivelare connessioni nascoste.

Il Premio Cinema per i diritti umani, istituito dalla Fondazione Campana dei Caduti e Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, è assegnato all’opera che maggiormente sappia comunicare i valori fondanti le due istituzioni e sensibilizzare il pubblico sulle tematiche dei diritti umani, della pace, della sostenibilità e della conoscenza e il confronto dei popoli e delle culture. Il riconoscimento quest’anno è andato a "All The Mountains Give"di Arash Rakhsha (Iran/2023/90′). Il film racconta la condizione delle comunità curde costrette al lavoro di Kolbari lungo il confine iraniano. Arash Rakhsha è un regista nato nel 1985 a Kermanshah (Kurdistan, Iran) e cresciuto in una famiglia povera con la passione per l’arte e la letteratura. "All The Mountains Give" è il suo debutto alla regia.

(at)


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