
«Nonostante i profondi cambiamenti sociali e gli inevitabili riflessi nel modo di produrre e di fruire la musica – ha osservato Odorizzi – possiamo constatare come sia ancora molto importante, in tutto il mondo, il luogo delle relazioni familiari quale incubatore di costumi musicali, conoscenze e sviluppo di abilità tecniche vocali e strumentali, anche di grande spessore e qualità». Nella musica tradizionale, infatti, non è raro trovarsi al cospetto di strumentisti e cantanti cresciuti al di fuori delle accademie, ma dotati di una strepitosa perizia tecnica, frutto di linguaggi, stili e sentimenti respirati fin dalla tenera età. In quest’ottica, la programmazione di “Itinerari folk” offrirà una selezione di importanti proposte individuate nell’ambito della scena world contemporanea dove i protagonisti sono coppie, padri e figli, fratelli e sorelle. Accanto a loro ci saranno anche artisti accomunati dal valore della fratellanza, intesa come espressione allargata del concetto di famiglia. Un programma sicuramente inconsueto e stimolante che porterà il pubblico in un viaggio verso l’Europa, la Russia, fino all’Africa Sub Sahariana, l’India e il Medio Oriente.
Si inizierà venerdì 6 luglio con un doppio appuntamento dedicato alla musica dell’Europa Orientale. Ne saranno protagonisti Radu e Violeta con una proposta radicata nella tradizione moldava, ma altrettanto influenzata da una formazione accademica e da importanti collaborazioni con artisti europei. Nella stessa serata, spazio anche ai canti arcaici delle Bisserov Sisters (Bulgaria), che tornano a “Itinerari folk” per festeggiare il quarantennale della loro carriera iniziata nel 1978. La serata di lunedì 9 luglio avrà invece come protagonista Adnan Joubran, artista nato a Nazareth, abile nel mescolare suoni del medio-oriente, ritmiche indiane e flamenco. Un esempio di come la musica possa accomunare palestinesi, iracheni, indiani.
Sarà tutto italiano, o per meglio dire romagnolo, il terzo appuntamento della rassegna che venerdì 13 luglio porterà a Trento i protagonisti del progetto Extraliscio, nato dall’incontro tra Mirco Mariani e Moreno Conficconi “il Biondo”, che presenteranno i brani della tradizione rivestendoli con nuovi suoni e arrangiamenti. Il viaggio musicale proseguirà lunedì 16 luglio con i Söndörgő (Ungheria) appartenenti alla famiglia Eredics, promotori dei repertori delle minoranze slave raccolti da Béla Bartok e Tihamer Vujicsis. La loro peculiarità risiede nella strumentazione che vede come protagonista il tamburitza, piccolo strumento a corda simile al mandolino.
Saranno tre sorelle irlandesi, The Friel Sisters, a caratterizzare la serata di venerdì 20 luglio con brani tratti dai suggestivi repertori tradizionali dell’Isola di Smeraldo, eseguiti con il talento e la naturalezza di chi ha respirato questa musica fin dall’infanzia. Lunedì 23 luglio sarà dato spazio invece a un progetto che coinvolge l’Italia, la Finlandia, l’Irlanda e la Spagna. Sul palco saliranno i Samurai Accordion, super-gruppo composto da cinque assi dell’organetto diatonico: artisti che hanno fatto la storia di questo strumento nei loro Paesi, rivoluzionandone l’immagine e il repertorio.
Nel settimo appuntamento,, in calendario venerdì 27 luglio, grazie al Trio Da Kali il pubblico potrà esplorare i suoni provenienti dalla cultura Mande, diffusa nella parte meridionale del Mali, attraverso l’intensa voce di Hawa Kasse Mady Diabatè e lunedì 30 luglio, proveniente dalla repubblica russa di Tuva, risuonerà il canto armonico degli Huun-Huur-Tu, un gruppo legato al fascino misterioso di un’originale tecnica vocale diffusa in Asia centrale. Venerdì 3 agosto la rassegna si sposterà nelle Fiandre, in Belgio, con il folk strumentale di tre fratelli, il Trio Dhoore. Insieme da più di vent’anni, Ward, Hartwin e Koen rappresenteranno la loro originale idea di folk strumentale.
Lunedì 6 agosto, per il decimo e ultimo appuntamento della rassegna, “Itinerari folk” chiuderà con un omaggio a Fabrizio De Andrè, offerto dagli italiani Beppe Gambetta & Riccardo Barbera, che si sviluppa intorno alla poesia e ai riferimenti al cibo che si ritrovano nel repertorio del cantautore genovese.
Per le serate programmate al Cortile “Crispi Bomporti” il biglietto d’ingresso avrà un costo di 5 euro, con una riduzione a 3 euro per gli under 15. In occasione dell’ultimo concerto, in calendario al Giardino S. Chiara, è previsto invece l’ingresso gratuito. In caso di pioggia, i concerti si terranno presso il Teatro Auditorium.