Nel complimentarsi per il prezioso lavoro svolto, l’assessore provinciale alla salute ha ribadito al personale delle tre Apsp l’importanza di questi momenti di confronto al fine di comprendere meglio il funzionamento e l’attività delle strutture che garantiscono servizi importanti, capirne le esigenze e ottenere spunti e contributi per affrontare in maniera differente i temi sui quali si dovrà lavorare in futuro, in accordo con le amministrazioni comunali e le comunità. Dopo aver riconosciuto come il lavoro delle strutture per anziani si sia evoluto nel tempo e l’impegno e passione profusi dal personale delle tre aziende visitate, l’assessore ha ricordato come sia necessario concentrare gli sforzi nel campo della prevenzione, nel contrasto alla denatalità e al sostegno verso gli anziani in un periodo in cui la popolazione sta invecchiando.
Il primo incontro del pomeriggio si è svolto a Borgo Chiese. Ad accogliere l’assessore erano presenti il presidente, il direttore Matteo Radoani, il cda dell’Apsp Rosa dei Venti al completo oltre al sindaco del paese. I vertici dell'Apsp hanno spiegato che la struttura gestisce nel complesso 81 posti letto, dei quali 67 di Rsa e 14 di casa di soggiorno. A questi vanno poi aggiunti i 18 ospiti che frequentano il centro diurno. Dal 2006 l’azienda ha attivato, in convenzione con l'ente pubblico, il centro servizi e il trasporto pasti a domicilio, il centro prelievi ed il servizio di fisioterapia per utenti esterni. Questi ultimi due servizi hanno permesso a numerosi anziani di evitare i viaggi verso Tione. L’Apsp Rosa dei Venti dà lavoro a 100 dipendenti ed è una delle realtà del Trentino che più ha investito nel personale. La situazione economica è positiva, pur con le rette tra le più basse del Trentino e la complessità dei singoli utenti. Per il futuro si conta di avviare i lavori di ampliamento e riqualificazione per cui si stanno cercando di reperire i fondi e mettere a sistema risorse per nuovi servizi che consentiranno un’offerta ancora migliore. L’assessore ha quindi fatto i complimenti alla presidenza per la programmazione e l’organizzazione del lavoro e auspicato che l’Apsp Rosa dei Venti possa essere un esempio ripetibile in altri territori del Trentino.
L’assessore si è poi spostato a Storo. Davanti al presidente, alla direttrice Beatrice Vaglia, ai componenti del cda e al primo cittadino di Storo, l’assessore provinciale alla salute ha sottolineato come la giovane dirigenza sia un valore aggiunto per porre le giuste attenzioni nei confronti degli anziani, tra i maggiori artefici del nostro benessere odierno. Il presidente ha quindi illustrato le caratteristiche dell’Apsp Villa San Lorenzo, la quale ospita 62 posti letto (57 nella Rsa e 5 come casa soggiorno). Nella struttura operano circa 60 dipendenti e sono attivi i servizi di fisioterapia, il punto prelievi, la consegna pasti a domicilio, bagno assistito e parrucchiera. Inoltre, l’Apsp mette a disposizione i suoi infermieri per garantire un servizio di soccorso in collaborazione con la croce rossa locale. Tra le aspirazioni future c'è la volontà di creare occasioni di maggiore apertura della rsa alla comunità, mentre tra le necessità riscontrate vi sono alcune opere di manutenzione come il sistema antincendio, il rifacimento della pavimentazione di alcuni spazi, l’ampliamento della sala comune.
L'ultima visita si è tenuta nell'Apsp Odone Nicoletti di Pieve di Bono. Qui il presidente, la direttrice Beatrice Vaglia e il vicedirettore Paolo Bugna, assieme ai rappresentanti delle amministrazioni di Pieve di Bono-Prezzo, Valdaone e Sella Giudicarie, hanno riferito le difficoltà dell’Apsp nel reperire personale medico e infermieristico, il bisogno di portare delle migliorie alla struttura e la necessità di potenziare il nucleo Alzheimer, presente nella struttura dal 2003, e di diventare riferimento per tutta la Comunità del chiese. I progetti in cantiere riguardano la creazione del servizio residenziale “abitare accompagnato” in stretta collaborazione con il Comune di Sella Giudicarie. L’Apsp di Pieve di Bono conta 71 operatori, 80 posti letto di cui 69 accreditati, 11 da casa di soggiorno e offre il servizio di consegna pasti a domicilio. L’assessore provinciale alla salute ha sottolineato l’importanza della presenza del nucleo Alzheimer come peculiarità dell’Apsp di Pieve di Bono e della collaborazione con i Comuni limitrofi per realizzare nuovi progetti e con le Apsp del territorio per garantire servizi complementari.
Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da IL T - 25.04.2024