
Il riconoscimento delle proprietà terapeutiche delle acque termali è di competenza statale, mentre i parametri per valutarne le caratteristiche chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche sono definiti per decreto del Ministero della salute. I controlli sulla permanenza dei requisiti qualitativi sono invece svolti dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), che si avvale dell'Agenzia provinciale per la protezione ambientale (Appa) per la verifica dei parametri chimici e chimico-fisici. In questo contesto, considerata la specificità delle acque termali e la differente struttura degli stabilimenti termali rispetto agli impianti di imbottigliamento, il provvedimento approvato dalla Giunta provinciale adotta specifiche indicazioni operative riguardanti i controlli, definendone la frequenza (due volte nel caso di apertura annuale dello stabilimento, una per l'apertura stagionale), le modalità di campionamento e il giudizio di conformità rispetto ai parametri. La delibera definisce anche le modalità di gestione delle irregolarità, stabilendo l'obbligo di astensione dall'utilizzo dell'acqua termale fino alla comprovata rimozione delle non conformità ai parametri chimici, chimico-fisici e microbiologici.
Al fine di garantire la tutela delle persone che utilizzano le acque termali a fini terapeutici, si prevede inoltre che gli stabilimenti termali si dotino di piani di autocontrollo, in linea con il principio proprio della materia di igiene e sicurezza degli alimenti. Nel merito, i piani dovranno contenere procedure per identificare un sistema di sorveglianza della qualità microbiologica, fisica e chimica delle acque e di prevenzione delle infezioni da legionella, oltre a definire le azioni correttive da intraprendere nei casi di contaminazioni e non conformità.